“Ora non è il momento di essere testati, ma è ora di essere vaccinati”, ha detto Drake in risposta alla richiesta dei sindacati per una rapida prova gratuita. Quindi il presidente del Consiglio ha bocciato il piano, nel senso che chi non è stato vaccinato dovrebbe essere pagato da metà ottobre per lavorare.
Senza vaccino serve un test rapido ogni 48 ore, che non dovrebbe costare più di 15 euro in farmacia fino a fine novembre. Il governo offre solo una piccola concessione: meno aggressività – e molto meno affidabili secondo gli esperti – i test della saliva fanno bene al corretto indice QR. Inoltre già una prima dose dopo 15 giorni permette di vaccinarsi certificati in Italia.
Le nuove operazioni italiane sono più numerose di qualsiasi altro Paese europeo. Il pass era già obbligatorio nella maggior parte dei luoghi pubblici, ma poiché non era sul posto di lavoro, lo stipendio sarebbe stato sospeso e sospeso dopo cinque giorni.
Nel settore privato il governo sta introducendo regole più stringenti con una sospensione di un giorno perché si stima che il numero di persone non vaccinate sarà maggiore: circa 3,7 milioni, rispetto ai 300mila del settore pubblico. La mancanza del green pass non porta alla sospensione.
Alcuni critici
Il governo italiano sta facendo tutto il possibile per aumentare ulteriormente la copertura vaccinale prima dell’inverno. Al momento, oltre l’82 per cento degli italiani di età superiore ai 12 anni ha ricevuto un primo lavoro, ma nonostante l’introduzione sempre più diffusa del Green Pass, il numero di nuovi primi lavori è basso da diverse settimane. Ad esempio, ora è richiesto un biglietto di primo soccorso.
La maggioranza degli italiani accetta inequivocabilmente la rigida politica di Tragi. Dimostrazioni massicciamente pubblicizzate contro le fonti hanno attirato solo poche decine di persone. Il leader della Lega nazionalista di destra Matteo Salvini è stato inizialmente aspramente critico nei confronti del passaggio, soprattutto nei confronti dei lavoratori, ma alla fine ha rispettato i desideri dei suoi partner di coalizione che potevano contare sul sostegno di alcune sezioni del suo stesso partito.
Nelle università in cui la prova corona è obbligatoria per tutti dall’inizio di settembre, si sentono sporadiche voci critiche. Ad esempio, lo storico e scrittore più famoso, Alessandro Barbero, si è criticato e ha sorpreso e stupito molti dei suoi fan. Ora che il pass è ancora in fase di proroga, anche l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, professore di diritto privato, ha commentato prudentemente: ‘Da un lato, spigola verde Per rendere il luogo di lavoro più sicuro, invece, dobbiamo tutelare il diritto alla manutenzione del luogo di lavoro.
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