Quest’anno sono stati prodotti pochi vini. Lo afferma l’Organizzazione internazionale per la viticoltura (OIV). I tre principali paesi europei del vino, Italia, Spagna e Francia, hanno dovuto fare i conti con condizioni meteorologiche sfavorevoli.
La produzione mondiale di vino è stimata intorno ai 250 milioni di ettolitri. È vicino alla produzione storicamente bassa del 2017. Rispetto all’anno scorso, quando gli agricoltori stavano già consegnando al di sotto della media, ci sarebbe stato un calo del 4%.
In Francia ad aprile c’è stato un freddo molto freddo, seguito da molte piogge in estate. Anche le viti francesi non sono immuni dalla muffa. Il risultato: il 27% in meno di vino francese rispetto al 2020 e il volume più basso dal 1957.
Anche la Francia, da tempo il secondo Paese vinicolo del mondo, sarà superata dalla Spagna per la prima volta dal 2013. L’Italia continua a guidare la classifica. I primi tre centri europei rappresentano ancora il 45 per cento della produzione mondiale.
È anche notevole: nell’emisfero australe le cose sono andate bene per i coltivatori di vigneti. La produzione di quest’anno raggiungerà il record di 59 milioni di ettolitri, con un aumento del 19 percento. Cile e Australia forniranno più del 30% quest’anno.