Nonostante le sanzioni internazionali, a gennaio Pyongyang ha condotto un numero record di test sulle armi. Il Paese ha sospeso questi lanci durante le Olimpiadi invernali di Pechino. Tuttavia, domenica l’esercito sudcoreano ha dichiarato di aver identificato il lancio di un missile balistico. L’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha affermato che il missile potrebbe essere stato lanciato da un lanciatore mobile ad angolo acuto, indicando che si trattava di un missile balistico a medio raggio.

Tuttavia, l’agenzia di stampa nordcoreana KCNA ha affermato che domenica è stato condotto un test di “grande importanza per lo sviluppo di un satellite da ricognizione”. Secondo l’agenzia di stampa statale, il test ha permesso di confermare “le caratteristiche e l’accuratezza del funzionamento del sistema di imaging ad alta risoluzione, trasmissione dati e sistema di controllo dell’altitudine”. Ciò include scattare foto di un’area specifica della Terra con le telecamere che verranno a bordo del satellite da ricognizione, ha affermato l’agenzia.

In una rara dichiarazione congiunta a New York, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Corea del Sud, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Albania, Brasile, Irlanda e Norvegia hanno denunciato una “chiara violazione” delle risoluzioni delle Nazioni Unite. I paesi hanno minacciato di imporre sanzioni internazionali alla Corea del Nord e l’hanno esortata a optare per la diplomazia.

Lo sviluppo di un satellite militare da ricognizione, come le armi ipersoniche recentemente testate, è uno dei principali progetti di difesa annunciati dal leader Kim Jong Un l’anno scorso. Gli analisti affermano che lo sviluppo di un satellite da ricognizione fornirà alla Corea del Nord una copertura per testare missili balistici intercontinentali vietati. Dopotutto, quei missili a lungo raggio hanno la stessa tecnologia.