In un think tank a Washington, alla fine dell’anno scorso sono stati trovati documenti governativi riservati in un ufficio che Joe Biden usa regolarmente. Lo hanno riferito i media statunitensi lunedì (ora locale).
Si tratta di dieci documenti, risalenti a quando Biden era vicepresidente sotto Barack Obama, tra il 2009 e il 2017. Del contenuto delle carte non si sa ancora nulla, ma erano in una cassaforte chiusa a chiave. Il ministero della Giustizia ha aperto un’inchiesta sulla vicenda.
Gli avvocati di Biden si sono imbattuti nei giornali lo scorso novembre mentre stavano uscendo dall’ufficio. I documenti sono stati consegnati agli archivi nazionali.
Donald Trump si è affrettato a criticare il suo predecessore lunedì. Quando l’FBI farà irruzione nelle molte case di Joe Biden, e forse anche nella Casa Bianca? “Questi documenti non sono certamente stati rilasciati”, ha detto Trump tramite Truth Social. Lo stesso ex presidente è oggetto di un’indagine giudiziaria perché l’FBI ha trovato più di 300 documenti riservati nella sua casa di Mar-a-Lago, in Florida, dopo le sue dimissioni.
I repubblicani della Camera hanno anche criticato l’apparente negligenza del democratico Biden. “Il presidente Biden ha criticato aspramente il presidente Trump per aver portato accidentalmente a casa documenti riservati, e ora sembra che abbia fatto lo stesso”, ha detto la Rappresentanza. Ironico. Il presidente della Camera Kevin McCarthy ha descritto gli sviluppi come “estremamente preoccupanti”.
D’altra parte, i media mainstream statunitensi sottolineano la differenza tra i documenti su Trump e quelli più recenti nel gabinetto di Biden. I documenti di Trump sono stati trovati dopo una perquisizione della sua casa perché si è rifiutato di restituire i documenti al governo. Sono stati anche immagazzinati con noncuranza in scatole nelle aree frequentate dai visitatori di Mar-a-Lago.
D’altra parte, le carte che sono state mostrate a Biden erano in una cassaforte chiusa a chiave e avrebbero potuto essere consegnate alle autorità competenti “non appena scoperte”. Su Biden è stato trovato anche materiale decisamente meno “segretato”: dieci giornali contro gli oltre trecento del suo predecessore.
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