La massima corte francese ha respinto la richiesta dell’Italia di estradare 10 ex membri delle Brigate Rosse. Il verdetto sembra porre fine al decennale contenzioso tra i due Paesi.
gjsFonte: Belga
L’estate scorsa, una corte d’appello ha stabilito che gli ex sostenitori dell’organizzazione terroristica non sarebbero stati estradati. La Corte di Cassazione ora è d’accordo. Secondo il giudice, il trasferimento di ex combattenti comunisti è una violazione dei loro diritti umani.
Dieci ex membri, di età compresa tra i 62 e gli 89 anni, hanno vissuto in Francia dai 25 ai 40 anni. Il giudice ha stabilito che avevano reciso ogni legame con l’Italia e si erano pienamente integrati.
Il vice primo ministro italiano Matteo Salvini del partito populista di destra Lega ha definito la sentenza della corte “inquietante”. “La Francia sopprime gli assassini delle brigate”, ha affermato il partito in un comunicato.
L’Armata Rossa emerse negli anni ’70 e diffuse morte e distruzione fino agli anni ’80. I brigatisti sono colpevoli di omicidi politici, rapine, rapimenti e sabotaggi. Ad esempio, hanno rapito e assassinato il politico democristiano ed ex presidente del Consiglio Alto Moro. Negli anni ’80, il gruppo terroristico è stato in gran parte rastrellato, ma alcuni membri sono fuggiti in Francia.