Questa tecnologia innovativa ha il potenziale per rivoluzionare il design e l’uso delle parti protesiche del corpo. Fino ad ora, le protesi sono state difficili da controllare e limitate nel raggio di movimento. Ma grazie a una tecnica chiamata ricostruzione neuromuscolare, che si concentra su muscoli e nervi, ora è possibile eseguire movimenti complessi, come flettere ed estendere tutte le dita per raccogliere piccoli oggetti o digitare su una tastiera.

Oltre al controllo preciso delle dita, si sono presi cura anche del comfort e della stabilità. Questo può essere fatto utilizzando un impianto in titanio che viene inserito nell’osso rimanente e attaccato al corpo. Ciò rende la mano più naturale e offre una maggiore facilità d’uso.

La ricerca, condotta dal professor Max Ortiz Catalan del Center for Vitality and Pain Research in Svezia, ha prodotto risultati promettenti. Il paziente che ha testato la nuova mano bionica ha imparato rapidamente a controllare l’impianto ed è stato in grado di svolgere vari compiti, incluso il movimento delle dita.

Questa svolta negli arti elettronici è un raggio di speranza per gli amputati. Circa 60 milioni di persone in tutto il mondo convivono con l’amputazione degli arti per motivi traumatici. La nuova mano bionica apre possibilità per la creazione di parti del corpo protesiche che sono altrettanto funzionali delle mani naturali.

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