mercoledì, Novembre 27, 2024

Gli Stati Uniti restituiscono all’Iran i miliardi congelati a causa dello scambio di prigionieri: trasferimento possibile la prossima settimana | al di fuori

Deve leggere

L’Iran potrà nuovamente accedere ai sei miliardi di dollari (circa 5,6 miliardi di euro) di proventi petroliferi precedentemente congelati a seguito delle sanzioni statunitensi contro l’Iran. Ciò risulta evidente da un documento del governo americano visionato dall’agenzia di stampa Reuters.

Lo sblocco dei fondi apre la strada allo scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Iran, concordato dai due paesi il 10 agosto: il mese scorso, cinque cittadini americani detenuti in Iran hanno già potuto lasciare una prigione di Teheran. Sono stati posti agli arresti domiciliari. Ora verranno rilasciati definitivamente, in cambio della liberazione di cinque prigionieri iraniani negli Stati Uniti. È quanto riporta il quotidiano americano “Washington Post”.

Gli americani sono tutti trattenuti con l’accusa di presunto spionaggio. Gli iraniani rilasciati dagli Stati Uniti sono trattenuti con l’accusa di aver violato le sanzioni statunitensi contro il regime iraniano. All’inizio di quest’anno, l’Iran ha rilasciato anche sei prigionieri europei, tra cui il suo connazionale Olivier Vandecastelle.

Restano in vigore le sanzioni generali

Secondo il documento inviato alle commissioni del Congresso, il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha deciso che la rinuncia alle sanzioni in questo caso è nell’interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti. I media americani hanno riferito che anche le banche internazionali che trasferiranno i soldi non sono a rischio di sanzioni. Un portavoce del Dipartimento di Stato a Washington ha confermato lunedì che l’accordo non prevede una revoca generale delle sanzioni imposte all’Iran.

Fonti vicine ai negoziati affermano che il trasferimento di 6 miliardi di dollari e lo scambio di prigionieri potrebbero avvenire già la prossima settimana. I fondi iraniani sono ancora vincolati su conti in Corea del Sud. Da lì possono essere trasferiti su conti controllati dall’Iran in Qatar. Il documento affermava che una condizione per sbloccare i fondi era che “i fondi potessero essere utilizzati solo per scopi umanitari”.

READ  Quale Porta Santa sarà ufficialmente aperta durante l’Anno Giubilare 2025?

Ultimo articolo