venerdì, Novembre 22, 2024

Il giudice multa Trump di 5.000 dollari e minaccia di metterlo dietro le sbarre se continua a violare il divieto di pubblicazione

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Trump è sotto processo a New York in una causa civile relativa a un grave caso di frode del valore di 250 milioni di dollari (235 milioni di euro) in diverse delle sue società. L’ex presidente è già stato condannato e il processo in corso è ancora in attesa di sentenza.

Tuttavia, da quando il processo è iniziato all’inizio di ottobre, Trump ha continuato a denigrare il giudice, il membro dello staff e le altre parti coinvolte. Di conseguenza, dopo solo pochi giorni, gli è stato concesso il cosiddetto “ordine di silenzio” o ordine di silenzio parziale. Tuttavia, ciò non ha impedito a Trump di lasciare intendere sul suo sito di fatti sociali che il membro dello staff è nelle tasche dei democratici. Trump ha condiviso una foto della dipendente con il leader del Senato democratico Chuck Schumer e ha descritto la donna come “un’amica di Schumer”.

Il messaggio è stato rimosso dai social media, ma è potuto essere visto sul sito web della campagna Trump per diversi giorni fino a quando la corte non ha inviato un’e-mail al riguardo. Secondo il giudice Arthur Engoron, la lettera era “falsa e offensiva” e ha affrontato Trump con essa. “Gli ho ordinato di cancellare immediatamente il post e lui ha detto di sì. Ma ieri ho saputo che non è mai successo. Questa è una flagrante violazione dell’ordine di bavaglio. Gli ho chiarito che rifiutarsi di obbedire avrebbe gravi conseguenze.”

Un giudice ha ora multato Trump di 5.000 dollari (4.700 euro) per i suoi insulti sui social media. Poiché, secondo l’avvocato di Trump, il post è rimasto sul sito per “disattenzione”, il giudice ha inflitto una “multa nominale” di 5.000 dollari.

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La difesa di Trump ha affermato, secondo la NBC, che il post era stato rimosso dai social media e che Trump aveva smesso di fare commenti sui dipendenti del tribunale, ma nessuno aveva rimosso il post dal sito web della campagna. Il suo avvocato ha detto: “Questo è un peccato e mi scuso a nome del mio cliente”.

Trump ha ricevuto un ordine di silenzio parziale anche in altri casi contro di lui, comprese le sue continue accuse di frode elettorale e i suoi tentativi di ribaltare le elezioni presidenziali del 2020.

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