Molto bene, ora abbiamo dato loro sufficienti opportunità per rispettare la legge.
Promettono ripetutamente miglioramenti e poi cercano di eluderli.
Di volta in volta, gli aggiustamenti apportati si rivelano dispendiosi in termini di tempo o in qualche modo inefficaci.
Sì, la questione è difficile e la legge non è perfetta e il mondo si sta sviluppando troppo rapidamente perché la legge possa tenere il passo, ma l’intenzione è chiara. Proprio quando è chiaro che FB e Meta (e alcuni altri) faranno di tutto per ritardare ed evitare perché il loro intero modello di business è in conflitto con le nostre leggi sulla privacy.
Sono diventati molto abili nel temporeggiare per guadagnare tempo e, se necessario, avviare importanti cause legali nella speranza di poterle ritardare finché non diventino irrilevanti e la multa si ripaghi da sola. Direttamente dai ricavi pubblicitari o indirettamente attraverso le non competizioni.
Tutte le belle leggi sulla richiesta del permesso per raccogliere dati non hanno aiutato, le aziende potrebbero seguire la lettera della legge (ne dubito anch’io) ma certamente non intenzionalmente. Ciò di per sé non è sbagliato perché è così che funziona il sistema, ma significa anche che si stabiliscono nuove regole se quelle vecchie non vengono rispettate.
Secondo me, vietare gli annunci personali era l’unico risultato possibile. Il potere della pubblicità personalizzata è così grande che queste aziende non cambieranno davvero finché vedono anche la minima possibilità di restare. Possono continuare ad allungarsi per gli anni a venire. Più la legge è scritta in modo rigoroso, maggiori sono le eccezioni, e più la legge è ampia, più difficile è determinare se l’azienda sta violando la legge. L’idea che le persone possano dare un consenso volontario e informato semplicemente non funziona, è troppo vaga.
Ecco perché penso che sia una buona idea affrontare la questione dall’altra parte e bloccare completamente gli annunci personalizzati. Non importa più quali trucchi escogitano per raccogliere i tuoi dati, non sono più autorizzati a usarli.
Ad essere onesti, sono molto sorpreso che i regolatori abbiano fatto questo passo. Non me lo aspettavo nei prossimi dieci anni e pensavo che sarebbe dovuto accadere un piccolo disastro prima di poter fare questo passo.
Ora resta da vedere se alla fine ciò reggerà, perché i supervisori non sono né legislatori né giudici. Tuttavia, sono lieto che ora giochiamo dritto alla fine del gioco invece di continuare ad aggrapparci a una legislazione inefficace. (Questa legislazione non è sbagliata, comunque, ma non è sufficiente.)