Hassan Nasrallah, leader della milizia libanese Hezbollah, ha descritto l’attacco terroristico di Hamas contro Israele il 7 ottobre come “glorioso” e ha detto che l’operazione è stata “palestinese al 100%”.
Ha iniziato il suo discorso a Beirut, il primo dall’inizio della guerra, come si aspettava, salutando i “martiri caduti” e porgendo le sue condoglianze alle famiglie colpite.
Il discorso di Nasrallah era atteso con ansia nelle ultime settimane. Si temeva che venissero annunciati nuovi attacchi di Hezbollah, ma ciò non è avvenuto. Durante il suo discorso, Nasrallah ha ringraziato i combattenti iracheni e yemeniti che ora partecipano alla “jihad santa”. I ribelli Houthi hanno lanciato missili contro Israele dallo Yemen, senza colpire obiettivi.
Sebbene l’atto terroristico sia stato tenuto segreto, “nessuno dell’asse della resistenza è arrabbiato per queste azioni”. Il leader di Hezbollah conferma che Hezbollah non è coinvolto nell’attacco di Hamas del 7 ottobre.
Nasrallah offre però il suo sostegno ad Hamas: “La decisione di Hamas è stata giusta, saggia e coraggiosa. Inoltre è arrivata al momento giusto”.
Secondo il leader di Hezbollah, gli Stati Uniti hanno “la piena responsabilità” della guerra a Gaza. Nasrallah aggiunge che gli Stati Uniti devono pagare il prezzo degli attacchi israeliani.
Non è da escludere un’ulteriore escalation al confine libanese
Le azioni di Hezbollah al confine libanese possono sembrare modeste, ma sono “estremamente importanti”. Secondo Nasrallah, i movimenti di Hezbollah aumentano giorno dopo giorno per costringere Israele a mantenere le sue forze vicino al confine libanese invece che alla Striscia di Gaza e alla Cisgiordania occupata.
Non esclude un’ulteriore escalation lungo il confine libanese. Secondo Nasrallah ciò dipende dall’escalation nella Striscia di Gaza: “Tutte le opzioni sono aperte”. Un conflitto più ampio in Medio Oriente è una “possibilità reale”.
Nasrallah conferma che Hezbollah ha due obiettivi. Prima di tutto, la guerra a Gaza deve finire. Il secondo obiettivo è che Hamas esca vittorioso.
Ostaggi
Secondo Nasrallah, l’attacco di Hamas “ha messo in luce la debolezza e la vulnerabilità di Israele, e sembra che Israele sia più debole di una tela di ragno”.
Il leader di Hezbollah critica l’esercito israeliano perché “non è stato in grado di dimostrare un solo risultato militare in un mese”.
Ha aggiunto che Israele “non impara mai dalle lezioni o dalle esperienze del passato” con la Palestina o il Libano e “non può raggiungere il suo obiettivo di eliminare Hamas”.
Tuttavia, sottolinea che i negoziati tra Hamas e il governo israeliano sono “l’unico modo in cui Israele può riavere gli ostaggi”.