La catena di scarpe e abbigliamento Bristol, nei Paesi Bassi, è alle prese con carenza di personale e numeri in calo. Gli orari del negozio sono stati modificati o talvolta addirittura chiusi del tutto. “Non abbiamo arretrati nei pagamenti”, conferma Elise Vanodenhove, CEO del canale olandese RTL Nieuws.
Bristol è un’azienda familiare belga con 120 negozi in Belgio e 80 nei Paesi Bassi. Nei Paesi Bassi alcuni negozi aprono solo alle 13, riferisce RTL Nieuws. Oltre al consueto lunedì, la filiale dell’Aia sarà chiusa anche il martedì e scomparirà completamente a gennaio, ha detto a RTL News il CEO Vanoudenhof. Secondo lei, il proprietario ha altri piani per l’azienda.
Se non ci fossero clienti sarebbe una follia aprire.
“temporaneo”
Secondo l’amministratore delegato la revisione degli orari di apertura è dovuta alla carenza di personale, ma è anche insufficiente in termini di fatturato: “Se non ci fossero clienti, sarebbe una follia aprire il negozio”, dice. Vanoudenhove sottolinea che i problemi di Utrecht e Worden sono temporanei. L’azienda è tra l’altro alla ricerca attiva di direttori di filiale.
L’anno scorso Bristol ha registrato per la prima volta dal 2016 un utile operativo, ma si è comunque registrata una perdita netta di mezzo milione di euro. “Sarò felice se otterremo lo stesso risultato dell’anno scorso”, dice ora Vanoudenhove. “Speriamo di poter raggiungere questo obiettivo, presumiamo.”
Si conferma che non ci sono arretrati nei pagamenti. RTL News ha constatato negli ultimi dati annuali che l’anno scorso la società non ha rispettato tutte le condizioni dei suoi prestiti. Secondo Vanodenhove su questo tema sono stati raggiunti accordi chiari con le banche.
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