Le grandi partenze all’estero dell’anno scorso a Copenaghen e l’evento del 2023 nei Paesi Baschi all’inizio di luglio sono stati enormi successi. Seguirà un viaggio in Italia nel 2024. Il Tour avrà inizio nel capoluogo toscano Firenze e sarà composto da 3 tappe con partenza e arrivo su suolo italiano. Sarà dura perché ci sono 16 piste/obiettivi estremi da scalare subito.
3.800 metri di altezza
Il Tour de France 2024 inizierà il 29 giugno. La Fase 1 è un tratto di 205 chilometri tra Firenze e Rimini, famosa località turistica dell’Adriatico, pochi chilometri sotto Cesenatico, città natale del compianto Marco Pantani. La Tappa 1 attraverso l’Appennino ha già in programma 8 mete, adatte ad un dislivello di 3.800 metri. Dopo i 49 km di corsa i corridori dovrebbero partire perché possono subito scalare il Válico dei Tre Faggi, buono per una salita media del 5% di 12,5 km. È una vera e propria ondata di energia. Parliamo di un gateway. La vetta è a 930 m sul livello del mare. Alla 3 giorni italiana non si è esagerato.
Segue il Monte delle Forche, una divertente salita di 2,5 km al 6%. Da Santa Sofia si segue subito il Monte dello Spinello, altra pendenza media del 6% su 7 km. Si scende poi per oltre 20 km fino alla base del Monte Barbotto, conosciuta come la salita di allenamento di Pantani. Ne abbiamo già parlato abbastanza su WielerVerhaal. Monte Barbotto – 6 km con pendenza media dal 7,6% (secondo il road book) al 7,8% – salito da Mercado Saraceno. Quindi a questo punto diventa sempre più ripido. Il 1° Maillot John è spesso quello del concorrente in classifica.
Da Novafeldria i corridori pedaleranno verso lo stato nano di San Marino. Innanzitutto si tratta del Monte San Leo, noto per le sue numerose possibilità escursionistiche. Qui si percorre 4,6 km ad una media del 7,7%, e nientemeno che 2 passaggi successivi. Scesi da San Leo, al confine con San Marino, subito si sale verso Montemaggio: 4,2 km al 6,6% e poi ritorno. 7,1 km alla media del 4,8% questa volta a Città di San Marino. Poi c’è solo una ripida discesa e una leggera discesa. Il traguardo è sulla spiaggia.
Imola
Nella seconda tappa i corridori percorreranno 200 km da Cesenatico a Bologna passando per l’Emilia-Romagna. Comprese 6 salite. Partenza dalla località termale dove visse Pantani. Un luogo familiare, perché nel 2020 al Giro c’era partenza e arrivo di tappa. Il gruppo ha inizialmente sul piatto alcuni bei tratti pianeggianti, compreso il percorso attraverso Ravenna, seguito da una salita media del 7,5% con una salita di 2 km sul Monte Monticino dopo 75 km. Segue subito la Cima Gallisterna, un chilometro difficile quasi al 13%, seguito dalla discesa verso Imola. Julian Alaphilippe ha vinto la sua prima maglia iridata nel 2020.
La salita della Botteghina di Zocca – dopo un percorso di 140 km – è lunga quasi 2 km con una pendenza media del 6,8%. Un riscaldamento per la parte finale di questo livello, poiché prevede 3 salite più intense. Partenza da Montecalvo, 2,7 km da Pianoro al 7,7% di altitudine. Se ci andate potete sicuramente portare con voi la vostra MTB. Questo supporto risulta sicuramente valerne la pena fuori strada.
Si dirige poi verso la città di Bologna e il gruppo taglia il traguardo. Il Colle della Guardia San Luca a Bologna ha altre due salite, ogni volta 1,9 km con una media del 10,6%. La finale è per i pugili.
Movimento dei velocisti
Esiste infine un 3° livello in territorio prettamente italiano da Piacenza a Torino. Giro di 225 km e quasi pianeggiante, perfetto per i velocisti. Anche se ripida dopo 179 km, c’è poco da fare in questo modo poiché tutti possono conquistare le 3 piste del road book. La scena rende omaggio al territorio lombardo e ai paesaggi vitivinicoli UNESCO.
La prima discesa della giornata è a Tortona, dove Fausto Coppi ha concluso la sua ricca carriera. Una salita di 1,1 km al 6,3% è seguita da oltre 80 km di terreno pianeggiante. Barbaresco (1,5 km al 6,5%) e Somariva Perno 3,1 km in salita al 4,6% chiudono il capitolo italiano del Tour de France 2024.
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