Le persone non solo creano confusione sulla Terra, ma anche nello spazio. Anche se la persona media non ne vede molto, i detriti spaziali fluttuanti sono un problema crescente. Mentre circa sessant’anni fa lo spazio era completamente privo di rifiuti, oggi le cose sono molto diverse. Milioni di detriti provenienti da vecchi satelliti e razzi volano intorno alla Terra a una velocità incredibile. Ciò può rappresentare un rischio significativo per il funzionamento del veicolo spaziale, soprattutto quando a bordo è presente un equipaggio. Recentemente, un ente di regolamentazione statunitense ha multato la società responsabile dei detriti spaziali ad alto rischio.
Laser terrestre
Ecco perché vengono inventati sempre più modi per ripulire i rifiuti nello spazio. Un esempio di questo è il satellite RemoveDebris. Vengono eseguiti test per catturare i detriti dall'aria e rimuoverli in modo controllato. Un altro modo più sorprendente è rimuoverli utilizzando un laser. Ora esiste una startup giapponese chiamata EX-Fusion Piano A.
Nell'atmosfera
EX-Fusion ha annunciato la sua intenzione di costruire un'installazione laser presso l'Osservatorio spaziale EOS a Canberra, in Australia. La teoria alla base di ciò è che potenti laser mirano ai detriti nello spazio, riducendone la velocità. Di conseguenza, i pezzi finiscono lentamente nell'atmosfera, dove alla fine la resistenza è così elevata da bruciare. Con molti satelliti questo avviene automaticamente, ma lo sporco ostinato continua a muoversi così velocemente che non raggiunge mai l’atmosfera. Il laser EX-Fusion può aiutare in questo.
Raggi intermittenti
La base spaziale di Canberra ha già esperienza nella fornitura di laser progettati per distruggere i droni. Ma EX-Fusion afferma che utilizzerà un altro laser per detriti spaziali, chiamato laser DPSS (Diodo allo stato solido pompato). Questi laser emettono raggi a intervalli, consentendo di rallentare gli oggetti in modo controllato.
Innanzitutto, la startup vuole migliorare la propria tecnologia in modo tale che i laser possano riconoscere detriti relativamente piccoli di circa 10 centimetri di dimensione. Finora questo risultato si è rivelato difficile da raggiungere. L’azienda giapponese metterà poi in pratica il laser per vedere se riesce a rimuovere con successo e in sicurezza i rifiuti dallo spazio.
sicurezza?
A proposito di sicurezza: c'è ancora molto da chiarire sui piani dell'EX-Fusion. L'azienda stessa indica che soffre ancora di ostacoli come la precisione e la potenza del laser. Quindi rimane la domanda su quanto sia sicuro sparare con un laser contro i detriti da terra (si pensi al pollame e al traffico aereo che potrebbero essere esposti ai raggi). Inoltre, non è stato determinato quanto costeranno i dispositivi laser.