Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha sottolineato che Putin è “fondamentalmente diverso” dagli altri candidati a causa della sua “agenda molto fitta” come presidente. Inoltre, Peskov afferma che “i cittadini vedono quasi ogni giorno le sue posizioni su tutti gli aspetti della vita russa” e quindi Putin non ha bisogno di discutere queste questioni.

La notizia non è davvero una sorpresa. Putin, ad esempio, che vuole diventare presidente per la quinta volta, non ha mai partecipato ai dibattiti elettorali. Anche il presidente non ha bisogno di dibattiti, essendo quasi certo della sua vittoria.

Dal 15 al 17 marzo si terranno le elezioni in Russia. La Commissione elettorale russa ha ufficialmente registrato quattro candidati: Putin, Leonid Slutsky del Partito Liberal Democratico di estrema destra, Nikolai Kharitonov del Partito Comunista e Vladislav Davankov del centrista Partito Nuovo Popolare. Tutti i candidati sono filo-Cremlino e sostengono l’invasione russa dell’Ucraina.

L'unico candidato apertamente contrario alla guerra, il 60enne Boris Nadezhdin, è stato squalificato la settimana scorsa. La Commissione elettorale ha stabilito che il 15% delle firme presentate non erano valide. Nadezhdin si è ora rivolto alla Corte Suprema russa nel tentativo di impugnare la decisione.