Lo scorso anno il lancio della fibra ottica di Proximus è stato leggermente ritardato. Entro la fine del 2023 l'azienda punta a raggiungere una copertura della nuova rete superiore al 31%, ma alla fine è arrivata a “circa il 30%”. Nel comunicato stampa sui risultati annuali l’azienda introduce improvvisamente un altro indicatore: “Fibra in strada”.
Fino a poco tempo fa Proximus indicava nelle sue relazioni finanziarie trimestrali quale percentuale della popolazione era collegata alla fibra ottica. Nel suo rapporto del quarto trimestre, l’azienda parla improvvisamente di “fibra in strada”. Questo indicatore è pari al 34%, una differenza significativa rispetto alla copertura della popolazione del 26% annunciata dall'azienda nel terzo trimestre.
Alla richiesta di spiegazioni, il CEO Guillaume Boutin ha dichiarato venerdì che Proximus aveva riportato entrambi i numeri. Esatto: a pagina tredici del rapporto completo si legge che “l'impronta è di circa il 30%”. Ciò non è in linea con l’obiettivo fissato in precedenza dall’azienda. Nel 2022 Proximus ha annunciato di voler raggiungere 10 punti percentuali di copertura aggiuntiva ogni anno. Alla fine del 2022 il contatore ha superato il 21%, per la fine del 2023 ci si può aspettare almeno il 31%.
le ragioni
La differenza non è molto grande. Si tratta di un'operazione enorme, che a volte richiede un notevole lavoro di strada. Con l’indicatore “fibra in strada”, Proximus vuole sottolineare che i frutti a portata di mano sono tanti: i cavi già esistono, ma servono ancora limitati interventi tecnici o permessi per rendere le case effettivamente collegabili. In termini assoluti, potrebbero essere collegate alla rete in fibra 1,75 milioni di abitazioni e imprese, nonché 300.000 unità abitative dotate di “fibra in strada” attraverso le joint venture Fiberklare e Unifiber.
Anche il marketing può avere un ruolo. Proximus e Telenet amano mettere in mostra la qualità della loro rete. Negli ultimi anni, Proximus si è concentrata molto sulla sua rete in fibra “superiore” e sul ritmo rapido con cui viene implementata, a differenza di Telenet, che sta appena iniziando a portare la fibra nelle case. Telenet sta cercando di convincere i clienti che la fibra spesso non è necessaria. Orange, che affitta la rete Telenet nelle Fiandre, ha avuto problemi con Proximus perché utilizza “fibra” nei nomi dei prodotti.
E le aree scarsamente popolate?
Intanto non c’è ancora chiarezza su come verrà installata la rete veloce in fibra ottica nelle zone remote del Belgio. L'Autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni BIPT ha aperto la porta alla cooperazione tra concorrenti che consente di risparmiare sui costi. Putin ha confermato venerdì che gli operatori stanno ancora negoziando tra loro, sperando di presentare una proposta all'organismo di regolamentazione a maggio.
Due anni fa, Proximus ha annunciato una dichiarazione di intenti con un consorzio di partner finanziari, tra cui un fondo infrastrutturale belga. Insieme, collegheranno 1,7 milioni di case e aziende in aree scarsamente popolate alla rete in fibra. Tuttavia, un accordo definitivo non è stato ancora raggiunto. L'accordo è stato sospeso perché sembrava esserci un'opportunità di collaborazione con altri operatori.
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