Michael de Kock, che non ha evitato la discussione, aveva ragione nel dire che la cultura che attualmente conferisce al nostro paese, o alle Fiandre, un appeal internazionale, è in contrasto con questo. Ha detto: “Cultura significa testardaggine, colorazione fuori dalle righe, audacia e libertà”.
Insomma, nella società esistono anche due punti di vista diametralmente opposti, il che è motivo di paura.
Consumatori di sussidi
Ci sono certamente alcuni sentimenti controculturali nelle Fiandre, ai quali Vlaams Belang risponde in modo intelligente. Ciò a sua volta rientra nel populismo di destra radicale di quel partito, cioè nell’opposizione delle élite (“consumatori di sussidi”) contro il cosiddetto “piccolo uomo” e il “buon senso”.
Ma contrariamente a quanto potrebbe suggerire Vlaams Belang, in realtà c'è un folto gruppo di fiamminghi che si godono ciò che viene messo in scena ogni settimana in Belgio e Bruxelles. I pezzi di nomi famosi spesso si esauriscono in pochissimo tempo. La cultura dello spettacolo creata nelle Fiandre ha da tempo successo anche all'estero. È necessario risolvere tutto questo? La parola “inquietante” è molto vicina.
Tutto questo sarà un problema per Vlaams Belang. Anche se il partito non entrerà nel governo fiammingo dopo il 9 giugno, è riuscito a fare un passo importante nella battaglia di idee che il partito porta avanti da decenni per garantire l'accettazione delle sue idee. Le conseguenze dopo le prossime elezioni potrebbero essere maggiori del previsto.
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