I pazienti con insufficienza cardiaca diastolica ne hanno di più Danni ai piccoli vasi sanguigni. Ciò può essere visto, tra le altre cose, da: Misurazioni oculari molto precise. Questo Manifestato da Dottorato di ricerca per un cardiologo in formazione presso l’UMC+ di Maastricht Jeremy Werts.
L’insufficienza cardiaca diastolica è anche descritta come insufficienza cardiaca dovuta a un “indurimento del cuore”. In questa condizione, il muscolo cardiaco è più spesso e più rigido del normale. Il cuore di solito continua a pompare bene il sangue, ma non riesce a riempirsi di sangue a sufficienza. Organi e tessuti trattengono quindi liquidi e possono verificarsi disturbi di ogni genere. L’insufficienza cardiaca diastolica viene spesso riconosciuta solo in fase avanzata. Di tutti i pazienti con insufficienza cardiaca, circa il 50% presenta insufficienza cardiaca diastolica. Nei Paesi Bassi ciò riguarda circa 70.000 pazienti. Colpisce anche che quasi tre quarti dei pazienti siano donne.
Misurazioni degli occhi
Esistono già indicazioni di un legame tra insufficienza cardiaca diastolica e danni ai vasi sanguigni più piccoli del corpo. Così Vertz e i suoi colleghi hanno deciso di utilizzare telecamere speciali per effettuare misurazioni molto precise degli occhi di persone con insufficienza cardiaca diastolica e di persone senza di essa. È stato scoperto che le persone con insufficienza cardiaca diastolica presentano danni molto maggiori ai piccoli vasi sanguigni degli occhi.
sottile
La differenza nel danno era più pronunciata nelle donne. Il gruppo è quindi sovrarappresentato all’interno della popolazione dei pazienti. Virts: “Questi sono risultati molto interessanti, poiché mostrano che in ulteriori ricerche, alle quali parteciperò anch’io, dobbiamo approfondire il danno nei piccoli vasi sanguigni per capire di più sull’insufficienza cardiaca diastolica”.
Un trattamento migliore
Una teoria è che il danno sia causato da altre malattie, come l’ipertensione o il diabete, e quindi causi un indurimento del cuore. Ma non ci sono ancora prove scientifiche reali per questo. Attraverso la sua ricerca, Vertz spera di acquisire maggiori conoscenze sul danno e, in definitiva, di contribuire a trattamenti migliori per l’insufficienza cardiaca diastolica.
Strumento web
Virts, che ha conseguito il dottorato di ricerca il 26 giugno, ha anche sviluppato uno strumento web basato su algoritmi per supportare i medici nella diagnosi dell’insufficienza cardiaca diastolica. La condizione non è facile da diagnosticare. Lo strumento del cardiologo tirocinante si è rivelato efficace: in due terzi dei casi lo strumento web ha aiutato il medico a formulare la diagnosi corretta.
fonte: Maastricht UMC+