venerdì, Settembre 20, 2024

Fine del segreto professionale: commercialisti e consulenti fiscali devono riferire ai propri clienti

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La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha confermato che commercialisti e consulenti fiscali, tra gli altri, non possono più fare affidamento sul segreto professionale per proteggere i propri clienti.

Nelle notizie: La nuova sentenza della Corte di Giustizia è una brutta notizia per commercialisti, consulenti fiscali, notai e avvocati. L’establishment giuridico europeo ha confermato la cosiddetta direttiva DAC-6 in una sentenza emessa il 29 luglio, riferisce L’Echo.

  • Cosa significa esattamente? Ciò significa che questi professionisti saranno tenuti a segnalare i regimi di pianificazione fiscale aggressiva. In altre parole, devono denunciare chi sfrutta le complessità del sistema fiscale o le incoerenze tra diversi sistemi fiscali per ridurre il carico fiscale.

Azione proporzionata e giustificata

revisione: Nel 2011, gli Stati membri dell’UE hanno introdotto il principio della “cooperazione amministrativa rafforzata” per combattere la frode e l’evasione fiscale.

  • Questa direttiva è stata successivamente rivista nel 2018 e recepita in Belgio nel 2019 come DAC 6, per rafforzare la lotta contro l’ottimizzazione fiscale creativa, soprattutto tra le società multinazionali.
  • Ma sono state sollevate domande sulla privacy. Questa preoccupazione è stata portata all’attenzione della Corte di giustizia europea dalla Corte costituzionale belga. Con la sua nuova sentenza, la Corte di Giustizia Europea affronta queste preoccupazioni garantendo che la misura sia proporzionata e giustificata con l’obiettivo di combattere la pianificazione fiscale aggressiva.
  • Con la sua nuova sentenza, “la Corte di giustizia europea conferma espressamente che l’edificio DAC 6 non viola il principio della certezza del diritto né il diritto alla privacy”, spiega Denis-Emmanuel Philippe, partner di Bloom e docente all’ULiège, a L. Eco.
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Eccezione per gli avvocati

Ma: La Corte concede una eccezione all’obbligo di comunicazione tra gli intermediari soggetti al segreto professionale: gli avvocati.

  • L’eccezione si applica a causa della riservatezza del rapporto avvocato-cliente, che è particolarmente tutelato a causa della posizione particolare dell’avvocato nell’ordinamento giuridico. Questa eccezione si applica anche ad altre professioni autorizzate a fornire rappresentanza legale.

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