Le notizie di stupro e omicidio hanno scatenato proteste di massa in tutta l’India, inclusa la capitale, Nuova Delhi e il sud di Goa.
Diverse organizzazioni mediche partecipano alle proteste, tra le altre cose, perché vogliono che il governo garantisca maggiore protezione agli operatori sanitari. Chiedono, tra le altre cose, l’emanazione di una legge nazionale che criminalizzi le aggressioni al personale medico, nella speranza di ridurre il numero di episodi di violenza negli ospedali. Il ministro della Sanità indiano Jagat Prakash Nadda sarebbe pronto a rispondere alle richieste dei manifestanti.
Anche Reclaim The Night partecipa alle proteste. Chiedono giustizia per le donne vittime di stupro. Le proteste sono state pacifiche nella maggior parte dei luoghi, anche se alcuni manifestanti hanno tentato di entrare in un ospedale di Calcutta. La polizia ha poi utilizzato i gas lacrimogeni.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha già risposto brevemente allo stupro e all’omicidio di Calcutta. Vuole imporre sanzioni severe agli autori di tali “atrocità”. Ciò è avvenuto durante il suo discorso in occasione del 78° anniversario dell’indipendenza dell’India, che si celebra oggi.