sabato, Ottobre 5, 2024

Compulsioni permanenti: sempre più giovani cercano aiuto per il disturbo ossessivo compulsivo

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Accendi e spegni le luci dieci volte quando arrivi a casa. Lavati le mani dopo ogni tocco, oppure bussa alla porta tre volte prima di aprirla. Il disturbo ossessivo-compulsivo può sconvolgere seriamente la tua vita quotidiana. La richiesta di aiuto, soprattutto tra i giovani, sta diventando sempre più alta, secondo Patricia Moyes, presidente della Fondazione Paura, Coercizione e Fobia (ADF).

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un disturbo d’ansia in cui le persone sperimentano pensieri ossessivi e/o azioni compulsive. Questi pensieri o azioni possono richiedere così tanto tempo da dominare completamente la vita quotidiana.

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Patricia Moyes è alla guida dell’Australian Democracy Foundation da cinque anni e da quando è entrata in carica ha una missione chiara: vuole ampliare il gruppo target dell’organizzazione, composto principalmente da adulti, ai giovani.

IL L’ADF fornisce supporto A chiunque soffra di ansia o disturbi ossessivo compulsivo. Lo fanno, tra l’altro, attraverso la formazione, le linee telefoniche di assistenza e facilitando il contatto con i compagni di sventura, in modo che le persone possano ottenere sostegno da altri con esperienze simili.

Una nuova piattaforma per i giovani

Nell’ADF si riscontra una tendenza chiara: il numero di giovani che denunciano disturbi di ansia e compulsività è in aumento. “Purtroppo la salute mentale dei giovani rimane spesso un tabù”, afferma Patricia Moise. “I giovani in cerca di aiuto vengono spesso mandati da un posto all’altro, il che può portare a gravi conseguenze come l’isolamento sociale, l’abuso di sostanze o addirittura il suicidio”.

Per raggiungere meglio questi giovani, ADF sta sviluppando una nuova piattaforma, creata da e per i giovani. Lo scopo di questa piattaforma è metterli in contatto con professionisti di fiducia e compagni di sofferenza e supportarli nella ricerca del giusto aiuto.

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‘Va tutto bene? È tutto sicuro?

Niels Böhmer è soddisfatto della nuova piattaforma rivolta ai giovani. Dall’età di 10 anni ha sviluppato un intenso desiderio di controllare e contare. Per anni ha nascosto il suo disturbo compulsivo.

La sua vita era una routine infinita prima che potesse uscire di casa. Beomer contava tutto il giorno, sempre per quattro o multipli di esso. Quando le cose si facevano davvero emozionanti, sedici era il numero magico. Quattro per quattro gli diedero un po’ di pace. Chiudendo la porta quattro volte, contando quattro volte prima di afferrare la coppa: è stata una battaglia estenuante per Beomer.

Alla fine, Beumer ha partecipato al programma Ergastolo con coercizioneCiò gli ha dato il primo passo verso il superamento delle sue paure. Grazie al vasto aiuto, Nils, che ora ha 29 anni, è stato in gran parte liberato dal suo comportamento compulsivo.

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