Un giovane su tre (33%) pensa che stia migliorando nel parlare di come si sente dopo la pandemia di coronavirus. Lo dimostra uno studio condotto da 3Vraagt, parte dell’Opinion Panel di EenVandaag, in collaborazione con NPO FunX, NPO 3 e NPO 3FM su iniziativa di MIND e HUMAN nell’ambito della #Opening Week. Si svolgerà da domenica 10 a venerdì 15 ottobre e mira a incoraggiare i giovani ad aprirsi sui propri disturbi psicologici. Questo è il rapporto Mente.
I giovani sentono che c’è più spazio per partecipare quando le cose non vanno bene. Notano che tutti hanno sofferto in misura maggiore o minore durante la crisi di Corona e che la salute mentale è stata spesso argomento di conversazione. I numeri mostrano perché i giovani brand si ritrovano anche quest’anno nella quinta edizione di #openup. Insieme, stimolano l’apertura sui disturbi psicologici, perché l’apertura assicura che i giovani abbiano maggiori probabilità di lanciare l’allarme e cercare aiuto. MIND, Human, FunX, NPO 3 e 3FM invitano i giovani a condividere la loro storia con l’hashtag #openup. Inoltre, chiedono ai giovani non solo di aprirsi su se stessi, ma anche di mostrare interesse se pensano che qualcun altro non stia bene.
Tanta tensione tra i giovani
Nello studio, una parte significativa dei giovani adulti ha affermato di aver dovuto affrontare lo stress (63 percento), la tristezza (54 percento) e la solitudine (49 percento) per un periodo di tempo più lungo nell’ultimo anno. Questi problemi non sono nuovi. Anche i giovani ne hanno parlato nel sondaggio di apertura prima della crisi di Corona. Ad esempio, a causa di eventi nella loro vita, pressioni da eseguire o pensieri negativi. Tuttavia, il 31% dei partecipanti con disturbi psicologici ha affermato che la pandemia ha peggiorato le cose. Anche il numero di giovani che si sentono soli è aumentato dal 37% al 49%.
Maggiori informazioni su questo argomento Cerca in #openup ti trovi qui.
A cura di: National Care Guide
Immagine: Mente e Umani