Il rapporto debito/PIL fiammingo continuerà a crescere nei prossimi anni, fino a raggiungere il 97,05 per cento nel 2026. Lo dimostrano le previsioni pluriennali 2021-2026 che il governo fiammingo ha presentato al parlamento fiammingo alla fine di ottobre.
Secondo il deputato Maurits Vande Reddy, i numeri sono preoccupanti e indicano ancora una volta l’urgenza di frenare la crescita del debito per affrontare le crisi future e la politica dei fondi.
Il governo fiammingo aspira ad eliminare “strutturalmente” il deficit fiammingo nel 2027, ovvero senza spendere per l’Oosterweel e ripartire. Intanto il debito sembra in aumento, come mostra l’ultima stima pluriennale presentata martedì dal ministro del Bilancio, Matthias Depinelli (N-VA) al parlamento fiammingo.
Il debito dovrebbe aumentare da 36,6 miliardi di euro quest’anno a 55,1 miliardi di euro alla fine del 2026. Rispetto al reddito, si tratta di un aumento dal 69,5% al 97 percento. Tuttavia, questo rapporto di indebitamento non può superare il 65 percento. Per MP Maurits Vande Reyde (Open VLD), le spese devono essere controllate in contanti. “Se la situazione in Vallonia è tragica, è preoccupante nelle Fiandre. Non c’è ancora alcun percorso verso la riduzione del debito. Tuttavia, frenare la crescita del debito è fondamentale per affrontare eventuali crisi future.
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