I manifestanti portavano, tra le altre cose, un grande striscione con la scritta “Dittatore fuggitivo” scritta su sfondo rosso accanto a una foto del primo ministro Benjamin Netanyahu. Il Primo Ministro si trova attualmente negli Stati Uniti e lì ha anche dovuto affrontare proteste contro il governo israeliano.
Il motivo del malcontento dei manifestanti è la riforma dello Stato di diritto. Secondo il governo è necessario ristabilire gli equilibri di potere nel paese riducendo i privilegi della Corte Suprema. Ad esempio, la più alta corte della nazione non avrebbe la capacità di contestare le decisioni del governo “irragionevoli”.
Ma gli oppositori ritengono che la riforma minacci di aprire la porta a un regime antiliberale o autoritario. Centinaia di migliaia di persone hanno manifestato negli ultimi mesi. Israele non ha una costituzione, motivo per cui molti residenti credono che sia importante che i giudici possano denunciare il governo per prevenire abusi di potere.
I piani di riforma elaborati dal governo di destra risalgono al gennaio di quest’anno. A luglio, il parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato la proposta del governo di destra di limitare l’influenza della Corte Suprema, nonostante la massiccia opposizione. I negoziati per raggiungere un compromesso finora non hanno prodotto alcun risultato.