Il gruppo di hacker disponeva di un proprio sito web dove venivano pubblicati, tra l'altro, i nomi delle vittime che non avevano pagato rapidamente. “Questo sito è ora sotto il controllo della National Crime Agency del Regno Unito, che ha lavorato a stretto contatto con l'FBI e la task force internazionale per l'Operazione Kronos”, si legge ora nel testo. Nell'operazione sono stati coinvolti anche i servizi di Francia, Giappone, Svizzera, Canada, Australia, Svezia, Paesi Bassi, Finlandia e Germania.
Non si sa nulla di eventuali arresti. Secondo i portavoce della British National Crime Agency e del Dipartimento di Giustizia americano, l'operazione è ancora in corso. Lockbit, forse fondata da hacker russi, è diventata in pochi anni la banda criminale di hacker più temuta al mondo.
L'anno scorso Lockbit ha scaricato su Internet 7 GB di documenti rubati nella città di Geraardsbergen. È stato rubato nel settembre 2022. Si tratta principalmente di dati finanziari, come cittadini con mediazione del debito e persone con problemi di salute. L'anno scorso il gruppo ha fatto irruzione anche nella più grande banca cinese ed è diventato vittima della società postale britannica Royal Mail.
Anche la Federcalcio olandese KNVB è stata violata da Lockbit. La Federcalcio olandese ha poi pagato un riscatto – forse più di 1 milione di euro – per, tra le altre cose, impedire che i dati personali compromessi dei membri diventassero pubblici.
Sul sito web ormai defunto, il gruppo ha affermato di avere sede nei Paesi Bassi. Secondo le autorità statunitensi, la banda ha colpito più di 1.700 organizzazioni negli Stati Uniti, dagli istituti finanziari ed educativi alle aziende alimentari fino ai dipartimenti governativi. Ha chiesto un riscatto di oltre 100 milioni di dollari.