“Questa accusa espone la flagrante violazione della sovranità della nostra nazione da parte del governo cinese, istituendo un ufficio di polizia segreta nel centro di New York City”, ha affermato il procuratore generale Brion Pace. Il duo sarà presto chiamato.
A Washington, secondo i media Usa, sono stati incriminati 34 poliziotti cinesi. Presumibilmente intimidiscono, molestano e minacciano i cittadini cinesi che sono “ricercati” negli Stati Uniti. Anche altri dieci, tra cui otto funzionari del governo cinese, sono stati incriminati.
A novembre, l’FBI ha riferito di una stazione di polizia cinese a Manhattan come parte di una rete globale di tali avamposti. Nei paesi europei si sta anche indagando se la Cina abbia istituito proprie stazioni di polizia. La stessa Pechino afferma che si tratta di “centri di servizio” in cui i cittadini cinesi possono organizzare le pratiche burocratiche tramite volontari.
Il gruppo di lavoro dei difensori della salvaguardia spagnola ha riferito l’anno scorso che la Cina aveva istituito stazioni di polizia in trenta paesi, compresa la Germania, senza informare il paese ospitante. “RTL News” e “Follow the Money” hanno riferito all’epoca che le “stazioni di servizio” sono utilizzate (anche) per monitorare ed eventualmente fare pressione sui cinesi critici nei Paesi Bassi. Secondo la Cina, gli uffici mirano ad aiutare i cittadini cinesi locali, ad esempio, a rinnovare online una patente di guida scaduta.
Aspetto. Gli Stati Uniti lanciano un pallone spia cinese