Il Nagorno-Karabakh è il centro del conflitto
L’attacco militare azero nel Nagorno-Karabakh non è nato dal nulla. Questa regione è da decenni al centro del conflitto tra i due paesi vicini, Azerbaigian e Armenia.
La regione fa ufficialmente parte dell’Azerbaigian, ma la maggioranza della popolazione che vi vive è armena. Negli anni ’90 il Nagorno-Karabakh si dichiarò repubblica indipendente. Né l’Armenia né la comunità internazionale riconoscono questa repubblica. Le tensioni regionali ed etniche hanno già portato alla violenza in diverse occasioni.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, dopo che il Nagorno-Karabakh dichiarò la propria indipendenza, scoppiò la guerra, provocando migliaia di morti. Nel 2020 il conflitto è scoppiato di nuovo, brevemente ma intensamente, provocando 6.500 vittime. L’Azerbaigian ha poi riconquistato gran parte del Nagorno-Karabakh. Dopo il cessate il fuoco, solo lo stretto corridoio Lachin è rimasto come unico collegamento tra l’Armenia e la regione.
Dalla fine della seconda guerra mondiale le tensioni non sono del tutto scomparse. Negli ultimi mesi queste problematiche hanno riguardato soprattutto il Corridoio Lachin. A causa del blocco imposto all’Azerbaigian, cibo e medicine non hanno potuto raggiungere la regione per molto tempo. Secondo il difensore civico locale nel Nagorno-Karabakh ci sono stati anche decessi dovuti alla malnutrizione.