Per Xi questo è l’argomento principale di questa conversazione. A metà gennaio 2024 si terranno importanti elezioni presidenziali a Taiwan e si teme che la nazione insulare sceglierà con fermezza un presidente che voglia dichiarare Taiwan uno stato indipendente.
La Cina considera Taiwan una provincia ribelle nella quale fuggirono i nazionalisti sconfitti dopo la guerra civile del 1949. L’isola in sé non rappresenta una minaccia militare per la Cina, ma offre un’alternativa alla terraferma con un modello di governo democratico. Xi spera di riunire Taiwan alla terraferma. Senza violenza, se possibile, e con la violenza, se necessario.
Gli Stati Uniti non riconoscono ufficialmente Taiwan come paese, ma lo sostengono militarmente con armi per scoraggiare una potenziale invasione cinese. Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, Biden ha ripetutamente affermato che avrebbe aiutato Taiwan se fosse stata attaccata, cosa che non è piaciuta a Pechino.
Xi spera di sentire inequivocabilmente da Biden che gli Stati Uniti non sosterranno il perseguimento dell’indipendenza di Taiwan. Biden vuole chiarire che la Cina non interferisce nel processo democratico di Taiwan, che l’azione armata non è priva di conseguenze e che lo status quo degli ultimi 70 anni deve essere rispettato.