Sono due settimane che seguo un tour in Italia da uno studio. Insieme agli analisti Bobby Traxel e Zip van den Bos e un grande team di Eurosport. Usciamo tutti i giorni negli ultimi anni. Alla partenza e all’arrivo, i corridori aspettano. Non c’è niente di meglio che essere nel cuore delle corse nei luoghi speciali della magnifica Bella Italia. Fino a quando non ho ricevuto una telefonata a febbraio che diceva: “Faremo un programma in studio”. Non a Hilversum…’
Ciò significa niente villaggi pittoreschi, niente chat dal vivo con i motociclisti, niente pasta o pesto italiani autentici.
Ora che siamo in viaggio da due settimane, si rivela un’ottima scelta. Probabilmente non hai ancora visto il Giro, ma sta piovendo. I raggi del sole si contano sulle dita di una mano. Grandine, neve, temporali e temperature gelide sono la regola piuttosto che l’eccezione.
Il Giro d’Italia dallo studio
Mentre sono qui, nella sede del nostro studio, cammino tutti i giorni al sole e posso esplorare bene la zona. Dov’è lo posso rivelare formalmente solo dopo il Giro. Ma amor infinito per il Giro ora è amor infinito anche per questa città.
Non invidio i miei colleghi in Italia, figuriamoci i piloti che soffrono di intorpidimento agli arti e forti raffreddori. Quindi la battuta d’arresto iniziale si rivela una grave caduta. Inoltre. Dalla pioggia alla pioggerellina in Italia, lo seguo da uno studio caldo e asciutto. E la pietà dei piloti porta segretamente a una gioia ancora maggiore al tavolo indoor di Eurosport.