Dieter Coppens Si sente come un pesce nell'acqua nella foresta e si gode davvero i tre giorni di riposo in “Attraverso gli alberi”. Sta però vivendo anche un momento più difficile: i tre giorni senza stimoli né compagnia lo hanno fatto riflettere.
Quando una mattina legge un libro a letto, pensa a suo padre, che anche lui lo fa regolarmente. Nota che inizia a sentirne sempre più desiderio.
“Nostro padre faceva sempre qualcosa di stupido quando passeggiava nel parco e noi lo guardavamo. Cadeva o zoppicava, era sempre qualcosa. E devo dire: 'Godetevi il vostro pubblico, è quello che sto provando'. fare.” Ammette: “Non” Questo è sempre ridicolo.”
“Mia nonna diceva sempre: 'Presto sarai alle nostre spalle.' Ed è vero, quelle generazioni si muovono velocemente». È un pensiero che lo colpisce visibilmente: deve asciugarsi le lacrime dagli occhi.
“Quando ci penso, provo un po' di nostalgia. Questo può rendermi davvero triste. Il tempo vola, e ora si può fare. La nonna e il nonno se ne sono già andati. Poi arrivano i tuoi genitori, i prossimi.”
Quando era bambino, era difficile per lui comprendere il significato della morte, ma ora sa che fa parte della vita. “Abbiamo tutti già perso delle persone e sono così grato che i miei genitori siano ancora in salute”, dice piangendo.
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