Giordania ed Egitto: Hamas non può essere eliminato e l’occupazione israeliana sta causando conflitto
Il movimento di resistenza palestinese Hamas non può essere eliminato dall’attacco israeliano alla Striscia di Gaza che dura da più di sei mesi.
Lo hanno affermato lunedì i ministri degli Esteri di Giordania ed Egitto durante una tavola rotonda al World Economic Forum in Arabia Saudita.
Secondo il ministro giordano Ayman Safadi, Hamas è “un’idea che non può essere eliminata”. Ha sottolineato che il conflitto non è iniziato con l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, ma piuttosto con “70 anni di occupazione israeliana che ha rifiutato di riconoscere i diritti dei palestinesi”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di continuare l’offensiva genocida fino a quando Hamas non sarà distrutto. Quasi 34.500 palestinesi furono uccisi e 78.000 feriti. Ampie parti di Gaza sono state ridotte in macerie e l’85% della popolazione è sfollata. Israele è accusato di aver commesso un genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia.
Il ministro egiziano Sameh Shoukry ha affermato che i leader di Hamas sono pronti ad abbandonare la resistenza armata “se ci sarà un chiaro impegno a creare uno Stato palestinese”. Ha sottolineato che la resistenza all’occupazione è legittima secondo il diritto internazionale. Ha chiesto di creare le condizioni affinché Hamas possa diventare un partner nel processo politico.
I due ministri hanno chiesto la pace sulla base della soluzione dei due Stati. Al-Safadi ha affermato che Israele deve dichiarare il proprio impegno per una pace giusta e globale, ma “è chiaro che Netanyahu non vuole la pace”.