L’amministrazione del presidente Biden negli Stati Uniti sta valutando di dare all’Ucraina i mezzi per attaccare la Crimea, che la Russia ha illegalmente annesso nel 2014. È quanto scrive il New York Times. Secondo le strategie militari ucraine, la chiave del successo sono gli Stati Uniti e le sue armi.
Igor Belk
Ultimo aggiornamento:
18-01-23, 22:05
Fonte:
New York Times
Gli alleati occidentali in passato hanno sempre reagito con cautela all’ambizione dell’Ucraina di riconquistare la Crimea. Ma sembrano esserci delle divisioni in questa retorica. Secondo il quotidiano americano “The New York Times”, l’amministrazione Biden ha iniziato a credere che sia giunto il momento di “aiutare l’Ucraina”.
Secondo gli americani, l’attacco potrebbe rafforzare la posizione negoziale di Kiev in possibili colloqui di pace. Inoltre, i timori di un’ulteriore escalation sono diminuiti, sebbene gli analisti affermino che il rischio rimane.
Si dice che i funzionari statunitensi siano attualmente seduti con le loro controparti ucraine per vedere come possono attaccare lo stretto ponte di terra tra la penisola e i territori occupati, compresi i sistemi missilistici HIMARS e i veicoli da combattimento Bradley.
Il presidente Joe Biden non sarà ancora disposto a offrire missili a lungo raggio che darebbero all’esercito ucraino la possibilità di attaccare le strutture russe nella penisola. Gli analisti affermano che i veicoli da combattimento statunitensi, insieme ai carri armati britannici e ai carri armati francesi e tedeschi, potrebbero dare all’Ucraina la possibilità di lanciare un contrattacco questo inverno o primavera.
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L’attacco potrebbe anche placare i timori degli ucraini per anni di conflitto. Gli analisti temono che l’Ucraina non possa sopravvivere in una situazione del genere “mentre la Russia continua a bombardare città e villaggi”. “Quindi vedono poche opzioni oltre ad attaccare la Crimea e metterla in pericolo”, ha detto un alto funzionario statunitense. Il ministro degli Esteri britannico James Cleverly ha dichiarato martedì, durante una visita a Washington, che “ora è il momento di intensificare il nostro sostegno all’Ucraina”.
Escalation nucleare?
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ripetutamente espresso la sua ambizione di riconquistare la Crimea. Forse lo è Una delle esigenze del suo piano di pace, Ma per il presidente russo Putin, questo non è negoziabile. Si dice che la penisola sia di tale importanza strategica e simbolica per Mosca che si teme un’escalation della guerra, che potrebbe comportare l’uso di armi nucleari. Secondo l’intelligence militare ucraina Putin vuole persino spostare le sue armi nucleari in Crimea.
Diminuiscono però i timori di una possibile escalation, secondo fonti del quotidiano americano. “Sento che l’amministrazione è sempre più consapevole che la minaccia dell’escalation russa potrebbe non essere ciò che pensava in precedenza”, ha detto l’ex generale americano Ben Hodges.
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