Il presidente ha un ruolo prevalentemente cerimoniale in Islanda ed è il garante della costituzione e dell’unità nazionale. Il presidente ha il potere di porre il veto sui progetti di legge o di sottoporli a referendum.
Tomasdóttir, 55 anni, presterà giuramento il 1° agosto e diventerà il settimo presidente dalla fondazione della Repubblica islandese nel 1944 e la seconda donna a ricoprire la carica. Succede a Gudni Johansson, presidente dal 2016, che durante il suo discorso di Capodanno ha annunciato che non cercherà un terzo mandato. Tomasdottir aveva già fatto un tentativo per la presidenza nel 2016, ma aveva perso contro Johansson.
Tomasdottir proviene dal mondo degli affari e rappresenta l’imprenditorialità sostenibile e socialmente responsabile. Lei dice che come presidente vuole stare al di sopra dei partiti e partecipare al dibattito su temi come l’impatto dei social media sulla salute mentale dei giovani, lo sviluppo dell’Islanda come destinazione turistica e il ruolo dell’intelligenza artificiale.
Il nuovo presidente è anche uno dei principali sostenitori della diversità e dell’uguaglianza di genere sul posto di lavoro. L’Islanda è da 14 anni in cima alla classifica sull’uguaglianza di genere del World Economic Forum.
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