L’anno scorso, i Paesi Bassi sono stati il paese dell’Unione Europea che ha esportato la maggior parte dei rifiuti di plastica verso paesi che potrebbero non essere in grado di elaborarli correttamente, secondo un rapporto della Plastic Soup Foundation dopo la propria ricerca. Secondo la fondazione, i Paesi Bassi svolgono un ruolo importante nel “commercio nascosto dei rifiuti di plastica”.
A livello globale, solo il Giappone e gli Stati Uniti hanno esportato più rifiuti di plastica in paesi non OCSE nel 2021. Si tratta di paesi che spesso non dispongono delle infrastrutture adeguate per elaborare correttamente questi rifiuti, come Indonesia, Vietnam e Malesia. In molti casi, i rifiuti vengono scaricati all’aria aperta e bruciati, dopodiché sostanze nocive e rifiuti di plastica possono influire sull’ambiente e sulla salute umana.
I Paesi Bassi hanno esportato un totale di 200 milioni di chilogrammi di rifiuti, di cui 70 milioni in Indonesia e 64 milioni in Vietnam. La Plastic Soup Corporation ha mappato i numeri utilizzando un database di informazioni di importazione ed esportazione da quasi duecento paesi o regioni del mondo.
Secondo la fondazione, l’esportazione di rifiuti di plastica verso i paesi vulnerabili è solo in aumento, anche se le regole sono inasprite. “Nel 2021 ce n’era più del doppio nel 2020”. Secondo la fondazione, non è chiaro il motivo per cui l’esportazione di rifiuti di plastica sia aumentata.
La Fondazione sostiene la necessità di limitare l’esportazione di rifiuti di plastica verso paesi al di fuori dell’Unione Europea. I Paesi Bassi in particolare, in quanto principale porto di transito per i rifiuti di plastica, devono assumersi le proprie responsabilità in tal senso.
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