16 luglio 2023 – 22:32
I ricercatori del LUMC hanno scoperto un nuovo trattamento per l’epatite non alcolica (NASH). Attualmente non esiste un farmaco contro la malattia epatica mortale che colpisce più di 100 milioni di pazienti in tutto il mondo. Il trapianto di fegato è l’unico trattamento attualmente disponibile.
La steatoepatite non alcolica è un’infiammazione del fegato preceduta da fegato grasso. La malattia è spesso il risultato di uno stile di vita malsano con poco esercizio fisico e una dieta ipercalorica. La steatoepatite non alcolica può portare a cirrosi, cirrosi e infine cancro al fegato.
Antinfiammatorio
Un team di ricercatori guidato dal dottor Martin Gera e dal professor Patrick Rensen del LUMC insieme a ricercatori di Monaco, San Diego, Groningen e Cheyenne ha messo a punto un trattamento che previene e cura la NASH. Questo farmaco antinfiammatorio è stato testato con successo nella ricerca preclinica. I risultati pionieristici sono stati recentemente pubblicati su un’importante rivista scientifica EMBO Medicina Molecolare.
fegato grasso
Anni fa, i ricercatori hanno effettivamente scoperto che è possibile prevenire le reazioni infiammatorie nel fegato con determinate sostanze, chiamate agonisti LXR sintetici. Ma il problema è che le stesse sostanze hanno anche fatto sì che il fegato producesse troppo grasso. Di conseguenza, troppi grassi e colesterolo finiscono nel sangue. Quindi le indagini si sono fermate.
effetti benefici
I ricercatori del LUMC sono ora riusciti a sviluppare una sostanza che aumenta l’agonista LXR del corpo nel fegato, che sopprime l’infiammazione nel fegato, ma non stimola la produzione di grasso. Questo effetto benefico è stato ora testato con successo.
In attesa di brevetto
Sulla base della loro scoperta, Giera e Rensen, insieme ad altri ricercatori, hanno ora brevettato potenziali trattamenti per la NASH e altre malattie infiammatorie. Il passo successivo è sviluppare i risultati in studi clinici, in modo che alla fine la sostanza possa essere offerta ai pazienti sotto forma di compresse.
Fonte: LUMC