Questa storia finirà presto. All’inizio di quest’anno, lo STIB ha organizzato un sondaggio di mercato al quale hanno risposto tre candidati e Géopolis non è risultata vincitrice. Ulrich Heugfelde di Géopolis si rammarica di questo risultato e afferma di non comprendere la scelta della STIB. Si pone così fine a un progetto culturale ed educativo che ha arricchito la vita a Bruxelles negli ultimi anni. Il progetto ha funzionato molto bene, quindi non riesco a capire perché ora dobbiamo lottare per mantenere qualcosa che vada a beneficio di tutti.
Inoltre, Géopolis ha già investito circa 50.000 euro nel sito, principalmente per arredare gli studi radiofonici. Huygevelde ora spera soprattutto che il consiglio comunale, o forse la STIB, aiutino a trovare una nuova sede.
Risposta al passo
In risposta, il portavoce della STIB Guy Sablon ha affermato che l’accordo con Géopolis è comunque temporaneo. “Capisco che lo trovino vergognoso, ma ne erano consapevoli. Inoltre, la ricerca di mercato è stata condotta secondo criteri oggettivi come la stabilità finanziaria e il fatto che debba essere un business. In quest’ultimo ambito, è normale per un’organizzazione no-profit ottenere un punteggio peggiore”.
Sablon non può dire al momento chi si trasferirà sul sito dopo Geopolis. Tuttavia un candidato c’è già e si tratta di una “giovane azienda di Bruxelles”.
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