L’ex parlamentare ucraino Alexei Kovalev, che si è rivolto ai russi, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Lo ha affermato lunedì una commissione investigativa russa.
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Kovalev, 33 anni, era ricercato da Kiev con l’accusa di alto tradimento dopo che un’indagine ha rivelato che era stato nominato vice dell’amministrazione dell’occupazione nella regione di Kherson.
I russi hanno affermato che “il vice capo dell’amministrazione militare e civile della regione di Kherson e responsabile degli affari agricoli Alexei Kovalev è morto dopo essere stato fucilato”. “L’aggressione è stata compiuta nella sua casa il 28 agosto. Vittima degli autori è stata anche una giovane donna che viveva con il defunto”, ha aggiunto.
Negli ultimi mesi, diversi funzionari nominati dalla Russia sono stati feriti o uccisi nelle terre ucraine conquistate. Kovalev è sopravvissuto a un tentativo di omicidio alla fine di giugno, che si ritiene sia stato organizzato dai servizi segreti ucraini.
Kovalev è stato eletto deputato nel 2019 con mandato diretto del partito del presidente Volodymyr Zelensky. Alla fine di aprile è stato bandito dall’appartenenza al partito e al parlamento perché sospettato di collaborare con Mosca. Kovalev tornò a Hola Pristan, la sua città natale a Kherson.
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