“Anche se siamo entrati solo di recente nel mercato italiano, stiamo già ricevendo molta richiesta per i nostri allevamenti in container. La cosa più interessante è che possiamo offrire tecnologie di cucitura che ci consentono di ridurre i costi ambientali ed economici dell’azienda agricola”.
Daniel Bertochi e Camila Balleti sono co-fondatori di Credit, la start-up fornitore di container farm italiane. Credit offre allevamenti container personalizzati. Stanno testando la fattoria prototipo di Demetra in modo da poter migliorare il prodotto nel tempo.
Daniel su Camila
Fattorie container personalizzate
“Abbiamo una politica di diffusione e forniamo attività di educazione e formazione sui valori, i principi dell’educazione alimentare, l’eco-compatibilità e l’economia del circolo”, afferma Daniel. Spiega che i contenitori sono destinati a chiunque voglia migliorare le fasi del proprio ciclo di coltivazione con un’azienda agricola a misura del cliente.
Il credito è stato istituito perché i fondatori vogliono l’accesso a prodotti nutrienti ed ecologici con un basso impatto ambientale. “Guardiamo al futuro per aiutare le persone a coltivare cibo sano. Non dipendiamo dal giardinaggio intensivo, ma dal giardinaggio sostenibile”.
Apertura del mercato
Oltre a fornire prodotti, guardano anche al lato orticolo. All’interno di Demetra coltivano germogli e li vendono ai loro immediati dintorni come individui, guru della salute, vegetariani e vegetariani.
“In Italia, i microgreens sono sicuramente un luogo importante”, afferma Daniel. I germogli, infatti, sono conosciuti esclusivamente dai migliori chef di ristoranti per guarnire i piatti, non consumando così il loro valore nutritivo. Il credito vuole aprire questo mercato e mettere a disposizione di tutti i microgreens.
Daniel: “Possiamo coltivare qualsiasi tipo di ortaggio nelle nostre aziende agricole, cioè ampliare a qualsiasi ortaggio secondo la richiesta del mercato. Quindi non escludiamo di coltivare e vendere alcun prodotto”.
Coltivazione verticale in Italia
Poiché l’Italia è ancora “bloccata” nell’orticoltura tradizionale, Daniel spera di espandere rapidamente l’azienda. Il suo obiettivo è creare una rete di fattorie urbane in container che aiutino ad affrontare alcune delle principali sfide ambientali e sociali del 21° secolo, come la malnutrizione, l’obesità, il consumo di acqua e suolo e l’aumento dell’anidride carbonica.
Daniel aggiunge: “Spero che il governo italiano faciliti la creazione di aziende come la nostra attraverso una legislazione personalizzata, che purtroppo al momento non esiste”. Consiglia ai nuovi agricoltori di non fermare le prime difficoltà burocratiche e di impegnarsi sempre per la sostenibilità ambientale delle proprie strutture. “Questo tipo di orticoltura può essere utilizzata su larga scala in futuro solo riducendo l’elevato consumo energetico dell’attuale giardinaggio verticale”.
Per maggiori informazioni:
Daniel Bertochi, co-fondatore
GRANDE
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