Che il circuito sarebbe partito dalla zona di Torino si sapeva già. I corridori devono già salire sulla prima tappa. Superca è un collasso centrale. La seconda fase si conclude al Santurio de Europa. La sesta tappa da Viareggio a Rapolane Terme è piena di colline e strisce di ghiaia, mentre la settima tappa è una cronometro individuale di 37,3 chilometri e negli ultimi quattro chilometri si inerpica attraverso il centro storico di Perugia. L’ottava tappa è un’intensa tappa di montagna fino alla vetta dei Bratti di Divo.
La seconda settimana è una pedalata in montagna da Bombay a Cusano Mutri, con arrivo a Boca della Selva. Ai corridori viene offerta una seconda prova nella quattordicesima tappa: 31 chilometri da Castiglione delle Stivier a Decenzano del Garda. Segue poi la tappa di montagna lunga 220 km fino a Livigno, con arrivo a Mottolino.
L’ultima settimana inizia con due tappe di montagna impegnative. La sedicesima tappa ti porta sullo Stelvio, il “Tetto del Giro” a 2758 metri e sul Monte Pana. La diciassettesima tappa si conclude con il Passo Brocon, nuova salita del Giro. Nell’ultima giornata la classifica generale potrebbe ancora essere scossa in modo significativo. Nella ventesima tappa, da Albaco a Bassano del Grappa, il Monte Grappa dovrà essere scalato due volte.
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