La Russia ha accumulato più di 100.000 soldati al confine con l’Ucraina negli ultimi mesi. L’Occidente vede questa come una forma di aggressione e teme che il presidente russo Putin voglia invadere l’Ucraina.
Ma per Putin si tratta di una strategia difensiva, perché la Russia si sente minacciata dalla NATO, l’alleanza militare occidentale che negli ultimi anni si è allargata verso est, includendo paesi che in precedenza appartenevano alla sfera di influenza russa.
Quindi la Russia ha chiesto garanzie scritte alla NATO che paesi come l’Ucraina e la Georgia non aderiranno mai, nonostante questa promessa sia stata data al vertice della NATO nel 2008. Mosca vuole anche che la NATO ritiri le infrastrutture e il personale militare da tutti i nuovi Stati membri come la Polonia o la Stati baltici.
Gli Stati Uniti e la NATO hanno chiarito nella loro risposta che volevano parlare delle sensibilità russe, come il disarmo in Europa o una maggiore trasparenza, ma hanno sottolineato che la Russia non poteva decidere chi poteva o non poteva aderire all’alleanza.
Sono ancora in corso intensi colloqui diplomatici tra Occidente e Russia per prevenire un’escalation del conflitto. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti e la NATO stanno rafforzando la loro presenza militare nell’Europa orientale.
Avremo in gioco uno scontro militare nel continente europeo con l’Ucraina? Putin sembra avere la chiave. Alla fine, decide fino a che punto andrà la Russia. L’Occidente avverte che la Russia dovrà affrontare severe sanzioni se continuerà la sua escalation militare.