Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annullato un contratto multimiliardario con la società di software Microsoft per fornire servizi cloud. Martedì ha dichiarato in una dichiarazione che “non soddisfa più i requisiti”. Sembra che il Pentagono punti a concludere un nuovo contratto in base al quale verrà incluso il gruppo Internet Amazon.
Microsoft ha vinto un contratto da 10 miliardi di dollari in 10 anni nel 2019. Ne è seguita una battaglia legale avviata da Amazon, che ha ritenuto l’offerta iniqua. Anche Oracle, che ha vinto il precedente contratto cloud, si è presentata in tribunale. A causa di azioni legali, il progetto – chiamato JEDI Cloud – non è mai decollato.
E ora il Pentagono sta finalmente recedendo dal contratto. “Con l’evoluzione dell’ambiente tecnologico, sta diventando chiaro che il contratto JEDI Cloud a lungo ritardato non soddisfa più i requisiti del Dipartimento della Difesa”, ha affermato martedì la dichiarazione ufficiale.
Nei suoi nuovi piani, denominati Joint Warfighter Cloud Capability, il Pentagono mira a collaborare con più fornitori per cinque anni. Prevede di “cercare proposte da un numero limitato di fonti, ovvero Microsoft e Amazon Web Services”. Entrambe le società statunitensi sono le uniche in grado di soddisfare i requisiti contrattuali, secondo il dipartimento, sebbene anche altri fornitori saranno presi in considerazione se riusciranno a dimostrare di soddisfare i termini. Questo lascia la porta aperta per Oracle e Alphabet (Google).
Microsoft e Amazon non otterranno il nuovo piano, per il quale il Pentagono non ha rivelato, in questo modo. Dovranno fare proposte su come vogliono organizzare i servizi cloud. Il ministero chiede, tra l’altro, maggiore sicurezza, la capacità di elaborare i dati con diversi livelli di sicurezza e la disponibilità di servizi cloud in “ambienti tattici”.