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Il produttore di ricambi per auto Marelli chiude uno stabilimento in Italia a causa del declino dei motori a benzina – 19 settembre 2023 alle 17:50

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Il produttore di ricambi per auto Marelli ha dichiarato martedì che chiuderà una delle sue fabbriche italiane che produce componenti per motori a combustione interna (ICE), affermando che l’attività è “insostenibile” a causa del passaggio all’energia elettrica.

Lo stabilimento, situato nel comune di Gravelcore, nella parte settentrionale dell’Emilia Romagna, impiega attualmente circa 230 persone. La fabbrica produce parti in plastica e lavora parti in alluminio per gli ICE.

“L’elettrificazione in Italia sta mietendo le prime vittime”, ha detto un rappresentante sindacale intervenuto ai colloqui con l’azienda.

Marelli ha spiegato in un comunicato che la decisione è dovuta “alla mancanza di nuove operazioni a causa della riduzione degli investimenti dei produttori di automobili nei motori a combustione” e all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia.

Volumi e ricavi dello stabilimento di Crevalcore diminuiranno ulteriormente nei prossimi anni, il che significa che l’utilizzo previsto della capacità non supererà il 30%, ha affermato la società.

Marelli ha dichiarato di voler spostare la produzione di componenti in plastica di Crevalcor in un altro stabilimento in Italia, esternalizzando anche la produzione di alluminio.

I sindacati che hanno incontrato l’azienda martedì hanno affermato in una dichiarazione separata che potrebbero seguire ulteriori chiusure se il governo italiano non sostiene la rapida conversione delle fabbriche ancora collegate alla tecnologia ICE.

Marelli, di proprietà della società di private equity KKR, è stata fondata nel 2019 dopo che Fiat Chrysler, ora parte di Stellantis, ha venduto la sua unità di ricambi auto Magneti Marelli.

La società ha affermato che sta lavorando con sindacati e aziende per ridurre al minimo l’impatto sui dipendenti interessati.

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