ENGINEERINGNET.BE – Le innovazioni tecnologiche possono migliorare la qualità della vita delle persone con demenza. Tuttavia, molti strumenti non si adattano bene alle esigenze individuali. Un nuovo progetto di ricerca guidato dalla Eindhoven University of Technology mira a cambiarlo.
Questo progetto di sei anni utilizza principalmente l’intelligenza artificiale, utilizzando dati e algoritmi intelligenti per creare soluzioni che corrispondano a ciò che le persone con demenza vogliono o necessitano.
“L’intelligenza artificiale è particolarmente adatta per questo”, afferma Wijnand IJsselsteijn, project leader e professore alla TU/e. “Data la capacità di apprendimento dell’IA, questi strumenti stanno gradualmente sapendo come supportare le persone”.
“Pensa a strumenti che aiutino le persone con problemi di memoria a ricordare le cose di tutti i giorni. O a una navigazione che mappa in modo intuitivo posizioni importanti nelle immediate vicinanze di una persona con demenza”.
Uno degli obiettivi importanti del progetto è riunire gli operatori sanitari e il mondo dell’intelligenza artificiale. “Vogliamo colmare il divario tra gli operatori sanitari che sanno tutto sulla demenza e i nostri ricercatori che comprendono gli algoritmi. L’obiettivo è trovare soluzioni che funzionino davvero nel processo di co-creazione e co-progettazione”.
Per quanto riguarda IJsselsteijn, l’IA non è necessariamente l’unica o sempre la soluzione migliore. “Stiamo esaminando ciò di cui hanno bisogno le persone con demenza, sia a casa che in ambito assistenziale”.
“Teniamo anche conto di come lavorano nella pratica gli operatori sanitari e di quali innovazioni tecniche sono più adatte a questo scopo. Questo può anche essere uno strumento molto semplice, o potrebbe non essere affatto uno strumento. In definitiva, si tratta della qualità di cura.”
Il vantaggio aggiuntivo della tecnologia calda basata sull’intelligenza artificiale è una maggiore efficienza nel settore sanitario, che sta lottando con un’enorme carenza di personale. Le mani del personale vengono quindi liberate per una cura calorosa genuina.
I partner di questo progetto includono: Maastricht University, Radboud University, TU Delft, TNO, UMCG, Fontys HS, UTwente, Rotterdam HS e UUtrecht. Budget: 3 milioni di euro.