Body di pizzo trasparente nero e chitarre sporche: un po' di “#LikeMe” e un sacco di coraggio e palle. Pommelien Thijs (22) ha scosso un'affollata squadra dello Sportpaleis in stile fiammingo. 18.000 gole e il doppio delle mani. Per quaranta minuti, ma nemmeno una volta in modalità sospensione. Da adulta pop/rock star, a parte Ketnetsterretje, ha cantato come headliner al primo festival Echo of Bazart al Tempio di Anversa.
“Ci sono artisti che sono divinamente popolari. Allora sono con voi”, ha detto Alex Agnew come presentatore ad Anversa al primo festival Bazart Echo allo Sportpaleis. “Ma poi… poi c'è Pomilian Thejs.” le parole erano appena fredde mentre 36.000 mani si alzavano in aria in rapida successione. 18.000 gole venivano unte per parte dell'”intrattenimento.” A Pommelien Thijs furono concessi quaranta minuti per battezzare il suo album di debutto “Per Ongeluk” nella sua interezza nel Tempio di Musica sacra: come uno dei cinque artisti di quello che Bazaart chiama il suo festival annuale di fine anno questo fine settimana, ogni artista ha il suo spettacolo completo.
Pomeline si prese il suo tempo. “Mi rendo conto che devo mangiarlo per assorbire completamente questa bella serata”, ha detto. In mutandine nere e reggiseno bianco, sotto un body velato di pizzo nero. Un po' #LikeMe, tanto fegato e palle. Pomeline non è più una ragazzina, è diventata adulta. Essendo cresciuta e allontanandosi così tanto da “#LikeMe” nell'ultimo anno, che allo stesso tempo fa impazzire pensare che in realtà sarà sullo stesso palco quattro volte il mese prossimo per dire addio alla famosa serie Ketnet.
Economico con le parole, generoso con i tratti. Lo Sportpaleis è una festa. Da “Little Hurricane”, “Erop or Ironder”, “Default” e “Silver”. Bomilian pubblica il suo album di debutto Across the Temple. Dalle ragazzine con le cuffiette, agli adolescenti e agli uomini adulti: non c'è scelta da parte del pubblico poco coinvolto e disimpegnato. A volte il suono è così forte che devi sforzarti per sentire la pop star.
Qua e là la gente sussurra: date a quella donna il suo palazzetto dello sport. Certamente, l’inizio del 2024 promette un tour nei club di 24 concerti, e poi aspettatevi grandi e promettenti palchi di festival. Seguito dal tuo spettacolo in un tempio di Anversa che oggi sembra così familiare? 'Che idea!'
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