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Oggi alle 12:00 -Wouter Pan
La Cina fa il passo successivo nella guerra commerciale con l’Unione Europea. Dopo aver condotto in precedenza un’indagine antidumping sulla carne di maiale, il paese asiatico si sta ora concentrando sui prodotti lattiero-caseari. Questa non è una misura isolata, ma sembra essere una ritorsione per i dazi europei sull’importazione di auto elettriche a basso costo dalla Cina. L’idea è che l’Europa stia danneggiando i marchi automobilistici cinesi.
Ieri il Ministero del Commercio cinese ha annunciato di aver avviato immediatamente un’indagine antidumping sui prodotti lattiero-caseari importati dagli Stati membri dell’Unione Europea. Inizialmente la ricerca si concentra su diverse tipologie di formaggio, latte e panna destinati al consumo umano. Ciò significa che la Cina per ora lascerà fuori dai giochi il latte e il siero di latte in polvere, che costituiscono di gran lunga i maggiori flussi di esportazione europei. Tale indagine è già stata minacciata.
La stessa ricerca viene condotta anche sulla carne suina europea. La Cina prende di mira direttamente i macelli europei come “Fion”, “Danish Crown” e spagnolo “Litera”. Per quanto riguarda gli albanesi, le cose non sono ancora concrete, tranne che è sotto esame il ruolo svolto da 20 dei 27 Stati membri europei. Non sono stati menzionati i Paesi Bassi, così come Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Ungheria e Slovacchia.
Auto elettrica
Sebbene la Cina non lo abbia menzionato così apertamente, le indagini antidumping sembrano essere una ritorsione per i dazi europei sull’importazione di auto elettriche cinesi a basso costo. La cosa va avanti da tempo e ci sono nuovi sviluppi. La Commissione Europea ha annunciato all’inizio di questa settimana che ridurrà i dazi all’importazione sulle auto Tesla prodotte in Cina nei prossimi cinque anni, dal previsto 20,8% al 9%. Questa nuova tariffa è molto inferiore a quella imposta ai produttori cinesi di auto elettriche. Che varia dal 17% al 36,3%. Le case automobilistiche cinesi si sentono gravemente svantaggiate da questo.
Il piano della Commissione necessita ancora dell’approvazione del Parlamento europeo.