L’apertura di un ufficio a Nuuk illustra la crescente importanza strategica che l’Unione europea attribuisce alla regione artica. L’Europa vuole proteggere le riserve esistenti di gas, petrolio e carbone dallo sfruttamento, anche da parte della Russia.
L’Unione europea è impegnata in una moratoria internazionale sullo sfruttamento delle riserve di gas, petrolio e carbone situate in Groenlandia. “Il carbone, il gas e il petrolio devono rimanere sotterranei in questa regione”, ha dichiarato mercoledì il commissario europeo per l’Ambiente Virginius Sinkevicius in una conferenza stampa, illustrando una nuova comunicazione sulla politica europea nell’Artico. La Commissione vuole lavorare per un “obbligo giuridico multilaterale” per fermare lo sfruttamento delle riserve di combustibili fossili nella regione e vietare l’acquisto di tali riserve.
La Commissione vuole basarsi su moratorie parziali negli Stati Uniti, in Canada e in Groenlandia. Tuttavia, dovrà persuadere non solo quei paesi, ma anche paesi come Russia, Norvegia e Islanda ad andare avanti. Mosca ha appena fatto dello sfruttamento delle risorse minerarie della regione una priorità strategica. “Non siamo ingenui”, ha ammesso Sinkevicius. Saranno necessari intensi sforzi diplomatici, ma l’Unione europea deve dare l’esempio.
In vendita: Groenlandia?
“L’Artico sta cambiando rapidamente, a causa dell’effetto del riscaldamento globale, dell’aumento della concorrenza per le risorse naturali e delle rivalità geopolitiche”, ha aggiunto l’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera, Josep Borrell. “Questi sviluppi dimostrano che l’Europa deve definire in modo ampio i suoi interessi geopolitici per promuovere la stabilità, la sicurezza e la cooperazione pacifica nella regione”.
L’importanza geostrategica dell’Artico è emersa alcuni anni fa quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la sua intenzione di acquistare la Groenlandia. La Commissione non andrà così lontano, ma vuole aprire un ufficio a Nuuk per rafforzare le relazioni con la regione autonoma danese, rafforzare la sua presenza nella regione e sottolineare l’importanza dell’Artico nella sua politica estera.