D. Bergman (VOC)
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Una giornata emozionante per gli appassionati di cannabis italiani e milioni di consumatori di cannabis. Oggi, 15 febbraio 2022, la Corte Costituzionale deciderà se consentire o meno un referendum sulla cannabis. La corte sta valutando otto quesiti referendari, la maggior parte dei quali incentrati su cannabis ed eutanasia.
‘Cannabis Light’ colpisce l’Italia
Non è esagerato dire che la politica italiana è molto incomprensibile in tutta Europa. In effetti la democrazia non funziona bene, l’amministrazione è frammentata e instabile. I governi italiani raramente, se non mai, terminano il loro mandato. Dalla fine della seconda guerra mondiale, l’Italia ha avuto ben 66 governi, con una durata media di oltre un anno.
Quando si tratta di canapa, gli italiani hanno un grande passato. Negli anni ’40 l’Italia era il secondo produttore di juta con una superficie di 100.000 ettari, dopo Russia e Cina. L’industria della canapa è in rinascita da alcuni anni, grazie al successo del CBD e della “cannabis light”. Dal 2016, la coltivazione e la vendita di questi CBD è legale e Cannabis leggera I negozi fanno parte della scena di strada in quasi tutte le principali città.
I termini italiani si applicano anche alla politica sulle droghe
Le leggi e i regolamenti sulla cannabis con un contenuto di THC superiore allo 0,2% sono volatili e incomprensibili quanto la politica italiana. Già nel 1993 il Festa seriaSotto la guida del famoso Marco Pannella, iniziò a depenalizzare il possesso di piccole quantità di cannabis per uso e uso personale.
Nel 2006 il controverso e severissimo “Finney-Giovannardi Act” ha gettato un freno ai lavori eliminando la distinzione legale tra droghe pesanti e leggere. Il possesso, la coltivazione e la vendita di cannabis sono stati nuovamente vietati e condannati a pene detentive molto lunghe.
Gli attivisti della cannabis si oppongono da anni al Fini-Giovardi Act. L’8 febbraio 2014 io e mia moglie Siel abbiamo partecipato a una grande manifestazione a Roma, alla quale hanno partecipato almeno diecimila persone. Motto: ‘Illegale è la legge’, La legge è illegale. Pochi giorni dopo, la Corte Costituzionale doveva esaminare la legge Finney-Giovardi, dichiarata incostituzionale e immediatamente scaduta.
A differenza dei Paesi Bassi, l’Italia ha un “referendum di controllo”.
Ma non ha legalizzato la cannabis in Italia. Nonostante il sostegno politico alla legislazione stia crescendo, come nei Paesi Bassi, i partiti cristiani e di destra continuano a opporsi all’inevitabile. La differenza tra i due paesi è che in Italia esiste un referendum ristretto attraverso il quale una legge o parte di essa può essere abrogata. Ci sono alcune eccezioni: il referendum non può riguardare le tasse, il bilancio del governo, l’amnistia e l’amnistia o il riconoscimento dei trattati internazionali.
A causa di queste eccezioni, il sondaggio sulla cannabis è molto accurato. Il referendum ora all’esame della Corte Costituzionale rende legale la coltivazione domestica di cannabis per uso personale e non penalizza la reclusione per la vendita in piccole quantità.
Mezzo milione di firme in 1 settimana per un voto per legalizzare la cannabis
Il sondaggio sulla cannabis è stato lanciato a settembre dello scorso anno e ha ricevuto un punteggio spettacolare. Le 500.000 firme richieste sono state ricevute entro una settimana. Per la prima volta, ha aiutato anche a ottenere firme online.
A novembre è stato ancora più emozionante durante i partiti di destra Lega e Fratelli d’Italia Torpedo ha provato a fare il referendum. Fortunatamente, questa iniziativa non ha trovato sostegno in Parlamento.
L’ultimo ostacolo è la sentenza della Corte Costituzionale. Se daranno il via libera, il referendum potrebbe svolgersi questa primavera. La scorsa settimana, il nuovo presidente di questo tribunale, Giuliano Amado, ha dato un giudizio positivo a prua. Contro la stampa Il rapporto Disse Amado “I sondaggi sono una faccenda molto seria, quindi dovremmo cercare a tutti i costi di evitare di gettarli nella spazzatura”.
La corte amplifica la sfiducia nei confronti dello stato?
Tuttavia, si vocifera che la corte rifiuterà due sondaggi molto controversi relativi alla cannabis e all’eutanasia. Gli organizzatori di entrambi i referendum hanno avvertito che una decisione del genere sarebbe catastrofica: ‘In un momento di grande sfiducia nei confronti delle imprese, rendere inaccessibili strumenti come il referendum avrà un impatto negativo sull’intero sistema istituzionale, che è già in profonda crisi. è nei guai.’
[openingsfoto: An Mazhor/Shutterstock]
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