La deforestazione della foresta pluviale amazzonica in Brasile è aumentata di circa il 22% tra agosto 2020 e luglio 2021, rispetto all’anno precedente. Questa è la più grande quantità di foresta persa negli ultimi 15 anni. Questo risulta giovedì dalle stime ufficiali dello Space Research Institute (Inpe) basate su immagini satellitari.
In un anno è stata disboscata un’area totale di 13.235 chilometri quadrati. Non molto è stato registrato nella foresta pluviale brasiliana dal 2005-2006 (14.286 chilometri quadrati), secondo i dati di Prodes, un sistema di monitoraggio dell’Instituto Inpe brasiliano.
È già il terzo anno consecutivo che la deforestazione ha accelerato nella regione. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato oggetto di critiche internazionali per aver fatto così poco per impedire l’abbattimento degli alberi.
Il ministro dell’Ambiente brasiliano Joachim Leit ha ammesso in una conferenza stampa a Brasilia che i nuovi dati “rappresentano una sfida per noi e dobbiamo intraprendere azioni più dure contro i crimini ambientali”. Ha detto che le cifre pubblicate giovedì “non riflettono accuratamente la realtà degli ultimi mesi”.
Il governo brasiliano afferma inoltre che gli sforzi per combattere la deforestazione illegale sono stati intensificati, anche con una maggiore presenza militare nel sito.
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