Nella notte tra il 14 e il 15 agosto 1944 iniziò l’operazione Dragoon. L’obiettivo era chiaro: controllare il più rapidamente possibile i porti di Marsiglia e Tolone. Questi porti marittimi profondi erano cruciali perché consentivano alla Francia di essere rifornita di carri armati, camion militari e uomini, essenziali per ingaggiare i tedeschi da sud.
Il piano originario prevedeva di effettuare lo sbarco in Provenza contemporaneamente allo sbarco in Normandia, ma l’alto comando americano ritenne un’operazione così gigantesca troppo rischiosa. Per questo motivo lo sbarco nel sud della Francia è stato rinviato di oltre due mesi.
Truppe alleate su una spiaggia in Italia il 10 agosto 1944, in attesa del via libera al D-Day II.
Foto: AP 1944
Alla fine, il 28 agosto 1944, gli Alleati riuscirono a liberare sia Marsiglia che Tolone. Questa fu una grande vittoria logistica sui nazisti. Il porto di Marsiglia permise agli Alleati di importare ingenti scorte di carburante a partire dalla fine di agosto 1944, accelerando la loro avanzata verso nord.
Attraverso questa rotta arrivava fino al 30% di tutti i rifornimenti al fronte occidentale. Senza questo secondo giorno dello sbarco in Normandia, la fine del Terzo Reich di Hitler avrebbe potuto richiedere molto più tempo.
Il primo ministro britannico Winston Churchill ispeziona le forze alleate sbarcate vicino a Marsiglia.
Foto: AFP tramite Belga Image
Südwall: difesa minima
Il successo dello sbarco in Provenza era tutt’altro che certo. Dopo la sconfitta della Francia nel 1940, i tedeschi occuparono in forze il paese. Sulla costa atlantica costruirono una roccaforte difensiva inespugnabile, il famigerato Vallo Atlantico, per prevenire l’invasione dall’Inghilterra.
Foto di propaganda tedesca da dietro il “Muro Atlantico” (febbraio 1944)
Foto: AP
Tuttavia, man mano che gli Alleati guadagnavano sempre più terreno nel Nord Africa, Hitler decise di occupare anche la Francia meridionale nel novembre 1942. Dal 1943 in poi lì iniziò la costruzione del Muro Sudwal, l’equivalente del Vallo Atlantico.
Mentre il Vallo Atlantico aveva migliaia di bunker, i tedeschi riuscirono a costruirne solo 500 lungo la costa meridionale della Francia. Ma il problema più grande era la mancanza di difese antiaeree e di aerei da caccia.
Le battaglie in Normandia e sul fronte orientale fecero sì che i nazisti non potessero fare a meno degli aerei per difendere il sud della Francia. Ciò permise agli Alleati, con l’aiuto della Resistenza francese, di neutralizzare in anticipo decine di bunker.
La vittoria politica di Charles de Gaulle
Il primo ministro britannico Winston Churchill inizialmente era scettico riguardo al piano per un secondo sbarco nel sud della Francia. Le forze britanniche erano già pesantemente impegnate in Normandia e in Italia, e gli sembrava che un ulteriore sbarco fosse troppo per lui.
Ma gli americani, soprattutto i francesi, rimasero fedeli al loro piano. Il generale Charles de Gaulle, con l’appoggio di Stalin, convinse il presidente americano Franklin Roosevelt che uno sbarco in Provenza era necessario per accelerare l’avanzata alleata.
Dei 350.000 soldati alleati che parteciparono al D-Day, 260.000 provenivano dalla Francia e dai suoi territori coloniali. Ciò era in netto contrasto con lo sbarco in Normandia, a cui aveva partecipato solo un piccolo numero di francesi sotto il comando di Kiefer.
Un convoglio di navi alleate in viaggio verso la Provenza nel 1944.
Fotografia: Robert Auclair – ECPAD – TERRE 317-L7559
L’8° Reggimento Fucilieri Senegalesi in rotta per lo sbarco in Provenza.
Immagine: ICPAD-TER 264-L5917
La maggior parte delle forze che resero l’operazione Dragoon un successo erano sotto il comando del generale francese Jean de Lattre de Tassigny. Grazie a questo successo, la Francia poté rivendicare per la prima volta dopo la resa del 1940 un ruolo significativo nella liberazione dell’Europa occidentale. Charles de Gaulle sfruttò questo successo per prendere posto al tavolo delle trattative, accanto a Churchill, Stalin e Roosevelt.
La storia dimenticata della Provenza
Nonostante il suo successo, l’Operazione Rimozione in Provenza resta poco conosciuta nei libri di storia, anche in Francia. Lo sbarco in Normandia era avvenuto prima e rappresentava un’operazione più ampia.
Inoltre, la liberazione di Parigi avvenne quasi contemporaneamente allo sbarco in Provenza, cosa che distolse l’attenzione.
Il discorso di Charles de Gaulle a Parigi il 25 agosto 1944 fece il giro del mondo, mentre pochi occhi erano ancora puntati sul sud della Francia. Anche la mancanza di celebrazioni e immagini gioca un ruolo. Sebbene siano stati realizzati innumerevoli film e documentari sullo sbarco in Normandia, lo sbarco in Provenza è rimasto principalmente un argomento per gli storici militari.
Festa per le strade di Marsiglia, due settimane dopo l’inizio dell’operazione Dragoon. (29 agosto 1944)
Foto: AFP tramite Belga Image
Adesso viene festeggiato in grande stile
Ma questa storia dimenticata viene riproposta quest’anno. L’80° anniversario viene celebrato in grande stile, con la partecipazione del presidente Emmanuel Macron a numerose celebrazioni in Provenza.
Anche l’industria della commemorazione ha preso vita. L’ufficio del turismo del dipartimento del Var, dove avvenne lo sbarco nell’agosto del 1944, ha organizzato un’intera settimana commemorativa, con monumenti restaurati, mostre fotografiche, nuovi memoriali e un percorso commemorativo lungo tutti i luoghi importanti dello sbarco.
D’ora in poi, i turisti nel sud della Francia potranno conoscere meglio questo importante episodio della storia europea.
Tolone (1945).
Foto: Ministero della Cultura – Mediateca dell’architettura e del patrimonio, dist. RMN-GP, donazione di Willie Ronis