Nell’ambito della protesta contro la riforma del sistema pensionistico francese, è possibile intervenire nel settore dei trasporti in Francia, a partire da domenica sera. I sindacati FNTL e FO/UNCP hanno invitato i camionisti in un comunicato stampa a smettere di lavorare dalle 22:00. Anche i lavori presso il gruppo energetico Electricité de France (EDF) sono stati parzialmente sospesi questo fine settimana. I sindacati dicono che questo è solo un “riscaldamento” per una nuova ondata di scioperi per protestare contro le riforme pensionistiche del governo.
I sindacati dei trasporti deplorano il fatto che nel piano di riforma delle pensioni i camionisti dovranno lavorare più di due anni, a 59 anziché 57.
Secondo il quotidiano Le Parisien, lunedì mattina sono possibili blocchi in tutto il Paese, in particolare nei siti industriali e nelle aree logistiche nel nord della Francia (regione Hautes de France, ndr). Le chiusure dei filtri sono possibili anche intorno a Parigi e in altre grandi città, ha affermato il quotidiano. Lo stesso sindacato non vuole divulgare i dettagli, per evitare che i servizi di ordinazione blocchino queste azioni.
Festa nazionale del lavoro
Tuttavia, il più grande sindacato dei camionisti FGTE-CFDT non smetterà di funzionare fino a martedì 7 marzo, quando è prevista una Giornata nazionale del lavoro. Martedì prossimo in Francia è prevista una giornata di sciopero nazionale. Le azioni si intensificheranno la prossima settimana. C’è stata davvero qualche azione nel settore energetico lo scorso fine settimana.
Alcuni sindacati, tra cui il sindacato di sinistra radicale CGT, si sono impegnati a congelare gli scioperi nel Paese. Secondo i sindacati, ciò riguarderà l’aviazione, il traffico ferroviario, le scuole, i porti, le raffinerie e altri settori industriali.
L’autorità aeronautica francese DGAC ha chiesto alle compagnie aeree di cancellare dal 20 al 30 percento dei loro voli negli aeroporti francesi il 7 e 8 marzo a causa degli scioperi pianificati dei controllori del traffico aereo.
Necessarie riforme pensionistiche
I francesi sono da tempo scesi in piazza per protestare contro il previsto aumento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. Il governo del presidente Emmanuel Macron definisce la riforma necessaria poiché le persone in Francia stanno invecchiando.
Il sostegno pubblico alle riforme si è attestato solo al 32%, secondo un sondaggio pubblicato domenica. Più di un terzo (34%) pensa che il governo ritirerà il piano in risposta alle proteste e agli scioperi.
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