Il giornalista Anthony Lloyd ha trovato la lista martedì all’ambasciata britannica quando ha visitato il distretto diplomatico deserto della capitale afghana con una pattuglia talebana.

I documenti contenevano i recapiti e gli indirizzi di tre dipendenti dell’ambasciata afghana. Mentre i militanti talebani proseguivano la ricerca, Loyd trovò anche le biografie di quattro candidati, in cui alcuni descrivevano altri paesi in cui avevano lavorato in precedenza. I documenti erano sul pavimento e apparentemente dimenticati quando l’ambasciata è stata evacuata il 15 agosto.

Le telefonate ai numeri sulla lista hanno rivelato che alcuni dipendenti afgani sono ancora trattenuti fuori dall’aeroporto. Secondo The Times, i tre dipendenti e le loro famiglie sono stati evacuati solo dopo che il giornale ha passato i loro dettagli al Ministero degli Esteri britannico.

Inchiesta parlamentare

L’agenzia governativa ammette l’errore, ma afferma che il personale dell’ambasciata ha fatto del suo meglio per distruggere le informazioni sensibili quando l’ambasciata ha dovuto essere abbandonata in fretta. Cosa più importante, ora sono riusciti a portare in salvo le tre famiglie.

Una fonte all’interno dell’agenzia ha affermato che l’agenzia governativa è grata a The Times di condividere i dati con loro e di lavorare insieme per portare le famiglie in salvo.

Il destino di almeno due candidati non è chiaro.

Questo problema sta provocando un putiferio perché da quando i talebani hanno iniziato ad avanzare in Afghanistan, si temono attacchi di rappresaglia contro gli afgani che hanno fornito aiuti ai paesi occidentali.

Una commissione parlamentare britannica indagherà sull’incidente. Questo era un rapporto del presidente della commissione per gli affari esteri Tom Tugendhat. L’indagine si concentrerà su “il modo in cui il servizio pubblico ha gestito questa crisi”. “Le prove stanno già arrivando”, ha detto Tugendhat.